Messina, il Rettore Cuzzocrea soddisfatto: “i risultati sono sotto gli occhi di tutti” | INTERVISTA

Messina, il Rettore Cuzzocrea: "da una Università di pochi all’università di tanti, gli studenti al centro del percorso culturale"

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Salvatore Cuzzocrea un Rettore fuori dagli schemi, parla a ruota libera, non utilizza il politichese. La porta aperta per ricevere gli studenti, la mail istituzionale personale, utilizzata per risponde alle diverse istanze; un amore viscerale verso l’Ateneo ma, soprattutto, grande rispetto per gli studenti, unici attori protagonisti e non semplici comparse. Tira le somme di un 2022 molto positivo segnato, tra l’altro, dalla nomina alla Presidenza della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università italiane). Dal giorno del suo insediamento, avendo trovato una situazione abbastanza complicata, Cuzzocrea dichiara di “aver cercato di svolgere un lavoro migliorativo con investimenti sia nei percorsi universitari che, nelle strutture residenziali; i risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche chi non vuole vederli non può non vederli”. Per la seconda volta nella storia, un vice presidente diventa presidente, un Rettore del Sud Italia assume l’importantissimo incarico di Presidente della Crui, un mandato che rappresenta il coronamento di un’attività portata avanti con grande senso di responsabilità. Il prestigioso compito frutto sia della credibilità per tutto ciò che è stato fatto a Messina che, per le indiscusse capacità professionali e personali del Rettore messinese. Tanti i cantieri appaltati, Cuzzocrea confessa di aspettare con grande trepidazione, l’apertura della casa dello studente e la consegna degli lavori in fase di completamento. Fiore all’occhiello, i locali dell’ex hotel Riviera che ospiteranno studenti provenienti sia alla provincia di Messina, che dalla vicina Calabria ed anche, studenti stranieri che sceglieranno l’Ateneo peloritano per seguire un corso di laurea.

Proseguendo con le dichiarazioni e senza mezze misure, Cuzzocrea afferma che “tutto quello che Messina ha fatto in questi anni è stato valutato positivamente ma, il vero cambiamento si è registrato inserendo gli studenti all’interno del percorso culturale universitario”. Il Rettore sottolinea di aver “dovuto combattere con i suoi colleghi togliendo privilegi a vantaggio degli studenti e creare corsi di laurea in funzione. Essere riusciti a trovare degli spazi per gli studenti significa aver dato una visone non dell’oggi ma del domani, cambiando il volto e la mentalità dell’Università partendo esclusivamente dalle persone”. Cuzzocrea ha poi puntato la sua attenzione sui circa 500 giovani ricercatori ormai con una visione internazionale; tra l’altro, l’amministrazione, con l’ultima delibera in senato accademico, votata all’unanimità, ha programmato l’indizione dei concorsi per 900 posti, 500 per i giovani ricercatori. Questi ricercatori, questi studenti ha proseguito Cuzzocrea, “oggi hanno la libertà e la forza di parlare, di dire quello che pensano, anche di mandare una mail al Rettore e di avere una risposta, quando una segreteria non risponde; tutto ciò, rappresenta un segnale di grande attenzione, un cambiamento epocale, da una Università di pochi ad una Università di tanti”. Il processo non si può fermare, un processo che Messina dovrebbe apprezzare e vedere finalmente nell’Università un volano per il rilancio culturale ed economico. Altro elemento fondamentale per la crescita, Cuzzocrea lo assegna al PNRR, che rappresenta un nuovo piano Marshall; l’importante dice il Rettore, “è che le somme vengano spese bene così come è stato fatto fino ad ora dal sistema universitario italiano che, sull’ultimo bando per le residenze universitarie ha fatto progetti per un miliardo e 300 milioni”. Il Ministro Bernini ha annunciato che il Governo stanzierà ancora altre somme per le residenze. La città di Messina merita di essere ancora di più all’avanguardia, di occupare un posto centrale nello scacchiere politico ed economico del mediterraneo. Le risorse del PNRR, dice Cuzzocrea, “sono molto importanti perché l’Unione Europea ha voluto che il 40% delle somme assegnate all’Italia, venissero destinate al sud in modo da recuperare il gap esistente con le regioni del nord; è impensabile ed inaccettabile che per andare da Palermo a Trapani occorrano quattro ore”. Messina è una città strana per certi aspetti, dice il rettore, “sminuisce sempre i risultati ottenuti; deve smettere di essere una città provinciale ed assumere una prospettiva internazionale”. Il progetto “Università Messina” è quello di realizzare lo stesso spirito universitario che si registra a Bologna o a Bergamo. Infine, Cuzzocrea afferma che fino al 16 aprile del 2024 data di scadenza del suo mandato di Rettore e di Presidente della Crui, “continuerà a lavorare perché la città possa essere sempre più punto di riferimento per la ricerca e la qualità dei suoi risultati scientifici”, Bisogna mostrare amore per questa città così come sta facendo l’Università solo così nessuno potrà voltarsi indietro e pentirsi per ciò che poteva fare e non l’ha fatto.

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