L’ex questore di Messina e Reggio Calabria, Santi Giuffrè, è stato nominato Commissario Regionale della Campania per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura. Il ruolo gli è stato affidato dalla Giunta Regionale.
Chi è il questore Santi Giuffrè: carriera e riconoscimenti
Nato a Termini Imerese (Pa) il 3 luglio 1951, è coniugato e ha due figli. E’ stato il primo investigatore ad applicare l’art.416 bis del codice penale per assicurare alla giustizia un sodalizio criminale che taglieggiava i commercianti di piazza Armerina (Enna) ed ha avuto particolare cura nell’applicare le misure di prevenzione patrimoniale introdotte dalla legge 13 settembre 1982 n.642 (legge Rognoni – La torre). Trasferito nel 1991 alla Questura di Palermo, dopo aver diretto i Commissariati di Oreto Stazione e Duomo Palazzo Reale, nel 1992 ha vinto il concorso per l’accesso alla Direzione Investigativa Antimafia (D.I.A.), ove è stato assegnato con funzioni di Vice Direttore presso il Centro Operativo di Palermo. Nel 1993, promosso Primo Dirigente, è stato destinato alla Direzione del Centro Interprovinciale Criminalpol Sicilia Occidentale, con competenze nei territori di Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta. Il 3 luglio 2000 è stato nominato Questore di Caltanissetta, ove ha prestato servizio fino ai primi giorni del giugno 2003, periodo in cui ha assunto la Direzione della Questura di Sassari. Il 12 gennaio 2005 è stato nominato Questore di Messina. L’8 gennaio 2008 gli è stato conferito l’Ufficio di Questore di Reggio Calabria. Il 10 luglio 2008 è stato promosso alla qualifica di Dirigente Generale della Polizia di Stato. Il 1° aprile del 2009 ha assunto la Direzione della Questura di Napoli, ove è rimasto fino al 25 febbraio 2011. Da Questore di Napoli, ha fatto ricorso a moduli operativi diversi intensificando anche in tale ambito i rapporti di dialogo e collaborazione con l’Autorità Giudiziaria per i reati connessi, in particolare, con l’emergenza rifiuti. Ha, altresì, intrattenuto proficui ed intensi rapporti di collaborazione con l’Associazione Vittime della Camorra Organizzata e il mondo dell’Antiracket, partecipando alla “Passeggiata antiracket”, organizzata nel novembre 2009 dalla “Associazione Antiracket Napoli Centro per la Legalità”.
Successivamente è stato nominato Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato. Il 29 agosto del 2011 il Consiglio dei Ministri lo ha nominato Prefetto della Repubblica. Il 13 giugno 2014 è stato nominato Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura – organo della Presidenza del Consiglio ai sensi dell’art. 11 della Legge n. 400/1988 e di Commissario per il coordinamento delle iniziative amtiracket ed antiusura – organo del Ministero dell’Interno, Presidente del Comitato di solidarietà per le vittime dell’estorsione e dell’usura.
In tale veste ha proceduto alla riunificazione funzionale ed organica degli uffici che curano il procedimento di erogazione dei benefici alle vittime di estorsione ed usura, introducendo il protocollo informatico ed attuando la gestione informatizzata delle pratiche. In tale contesto di innovazione tecnologica ha attuato un programma di dematerializzazione dei fascicoli e di realizzazione di una “rete” telematica con le Prefetture sul territorio nazionale, allo scopo di velocizzare gli adempimenti tra organi centrali e territoriali. Ha inoltre promosso la modifica del Decreto Ministeriale 220/2007 che disciplina, tra l’altro i requisiti per l’iscrizione delle associazioni antiracket ed antiusura presso gli appositi albi prefettizi, valorizzandone i profili di effettivo supporto alle vittime e il contributo concreto assicurato agli organi istituzionali nelle attività di contrasto alle fenomenologie criminali di interesse. Ha inoltre valorizzato, in un’ottica evolutiva ed adeguata alle esigenze, il profilo normativo della intimidazione ambientale quale presupposto legittimante l’accesso al fondo in casi nei quali siano commessi atti intimidatori o reati diversi ma finalizzati all’estorsione o all’acquisizione aziendale illecita, emanando al riguardo apposita circolare interpretativa.
Al fine di rendere efficace e tempestiva l’azione di sostegno delle vittime dei reati di estorsione, ed per evitare, inoltre, ingiustificate disparità di trattamento, ha favorito un’interpretazione normativa, condivisa dall’Avvocatura Generale dello Stato, che consente la liquidazione dell’intero importo a saldo a favore del richiedente anche nelle more della definizione del procedimento penale in cui risulti parte offesa, senza la limitazione della provvisionale. Ha avviato un tavolo istituzionale per favorire forme di collaborazione ed una effettiva azione sinergica tra Amministrazione Centrale e le Regioni per gli interventi finalizzati al sostegno delle vittime dell’usura e dell’estorsione, attraverso l’individuazione di efficaci forme di raccordo tra la normativa statale e regionale che prevedono attribuzione di benefici, avviando un proficuo scambio informativo tra gli Enti interessati, sulla base del principio della leale collaborazione fra organi della Repubblica. E’ Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Gli sono stati attribuiti, inoltre, numerosi riconoscimenti, tra i quali: il Premio Internazionale Rosario Livatino (Acicastello –CT. 7 maggio 2005); il Premio Ambiente e Legalità istituito da Legambiente e dall’Associazione Libera (Ripescia – GR. 11 agosto 2007); la “Paul Harris Fellow”, massima onorificenza del Rotary Club (Messina 15 ottobre 2007); il Premio Internazionale “Colapesce” (Messina 12 novembre 2007), Il Premio “Telamone” 38° Edizione (Agrigento 29 Novembre 2014). In data 1° marzo 2014 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Enna.



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