Via del Torrione è una mulattiera, che fine ha fatto la manutenzione stradale a Reggio Calabria?

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Reggio Calabria: in città non c’è una sola strada con segnaletica adeguata specialmente quella orizzontale sempre scolorita e cancellata

Non c’è più una sola strada, un solo angolo di questa povera città (Reggio Calabria, se si può definire città) che sia privo di insidie stradali, voragini, tombini profondi. Non c’è una sola strada con segnaletica adeguata, specialmente quella orizzontale sempre scolorita e cancellata. Si va avanti rattoppando ogni tanto quà e là, quando qualcuno al comune si ricorda che c’è una città da gestire e che ci sono risposte da dare ai cittadini contribuenti. Evidentemente nessuno si rende conto della gravità della situazione sotto il profilo della pubblica sicurezza. Un insidia stradale, per un mezzo a due ruote, può portare a conseguenze fatali con una semplice caduta, tra l’altro come già successo. Per un’auto, oltre al rischio di perdita del controllo e possibile incidente, oltre ai danni immediati che provoca una buca, vi sono una serie di pericoli derivanti dall’eccessiva usura delle varie componenti. Un braccio di sospensione che si lesiona in città, senza apparentemente dare segni di tale danno, può cedere improvvisamente in autostrada ad alta velocità. Dopo un incidente, difficilmente si può risalire ad una simile situazione, e in giro restano colpevoli impuniti. Ho voluto prendere ad esempio Via del Torrione in quanto, oltre ad essere praticamente impossibile da percorrere senza saltare in aria, è una strada a due corsie con quella preferenziale per autobus e mezzi d’emergenza. Cosa succede se un’ambulanza in emergenza spacca uno pneumatico? Cosa succede se un cittadino alla guida, per evitare una buca, finisce nella corsia affianco mentre transita un autobus? Se non è possibile intervenire prontamente ripristinando i tratti pericolosi, la legge parla chiaro. Le strade pericolose vanno transennate e chiuse, come quando c’è pericolo caduta calcinacci da un palazzo. Sarebbe bello sapere cosa ne pensa la Procura della Repubblica, presso la quale ho intenzione di presentare un esposto. Sembra di vivere su Marte. Intanto si inizia, “giustamente”, a pensare ai dehors sulla via marina alta, Corso Vittorio Emanuele, altra strada ormai pericolosissima e da riasfaltare totalmente, piena di buche, tombini e riparazioni fatte malissimo che fanno fare le montagne russe, con in più il pericolo del doppio senso di circolazione con i mezzi di emergenza ed autobus che procedono in senso contrario alla circolazione ordinaria, rendendo difficoltoso e pericoloso evitare le numerose insidie stradali presenti in quel tratto, alle quali ogni giorno dalle 22 si somma la possibilità di parcheggiare lato monte, riducendo ulteriormente lo spazio e costringendo le auto a camminare in mezzo ai dossi in rilievo che delimitano le due corsie. Che dire poi dei rattoppi fatti malissimo dalle ditte che rompono l’asfalto per passaggio di fibra, cavi, tubazioni. Nessuno verifica che il tutto venga ripristinato a dovere una volta terminati i lavori, facendo persino dubitare che vi sia una certa complicità tipicamente reggina. Personalmente negli ultimi tre mesi ho sostituito quattro pneumatici grazie all’impegno dell’amministrazione comunale reggina, la quale probabilmente pensa che vada tutto bene così. Non ho voluto un centesimo di risarcimento, non chiedo elemosina al comune ma pretendo che le strade siano sicure. La gente continua a scappare da Reggio, contenti voi… Povera città, cosa hai fatto di male. Buona fortuna Reggio.

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