Reggina, Aglietti: “Lecce è la gara giusta adesso”. Montalto in dubbio ma “ora non riusciamo a supportare le due punte”

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Le parole del tecnico della Reggina Alfredo Aglietti alla vigilia della sfida in quel di Lecce di domani pomeriggio

Parola al mister. Aglietti tra Ascoli e Lecce. Martedì, nel post, ha parlato il ds Taibi, prendendosi le responsabilità del momento, ma nella conferenza della vigilia è tornato a farlo l’allenatore amaranto. Queste le sue parole prima della sfida di domani al Via del Mare (ore 16.15).

POST ASCOLI“Dire lo avevo detto è abbastanza scontato, i problemi ci possono essere e faccio questo mestiere da anni, conosco bene il campionato. So che un passaggio negativo ci può essere, a maggior ragione per una squadra come la nostra che non ha nelle corde il dominio delle partite. Nell’entusiasmo ci si esalta ma possono esserci passaggi negativi come Benevento e per questo ci si carica di dubbi e incertezze. Con l’Ascoli tuttavia puniti da un tiro e mezzo, meritavamo di pareggiare. Domani sarà difficile ma sono sicuro che con un risultato positivo si torna a invertire il trend”.

LE ROTAZIONI E L’ESPERIENZA“Non ci sono altri motivi se non semplicemente il fatto, anche l’altro giorno, di avere gente fresca mentalmente dopo Benevento e fresca fisicamente. A livello di gruppo siamo tutti a posto, è giusto cercare di far ruotare tutti. Domani cambierò anche qualcosa. L’età non credo sia uno svantaggio, anzi l’esperienza dovrebbe essere un vantaggio perché gli esperti sanno come gestire determinati momenti. Mi aspetto da loro anche questo”.

I CALCIATORI DI STRAPPO“Abbiamo calciatori che possono sopperire allo strappo degli avversari. Penso a Lakicevic, Adjapong, Di Chiara, possono controbattere negli uno contro uno. Diversa è la fase offensiva, con calciatori da servire più sui piedi che sulla profondità, sulla velocità, e questo può portare a essere monotematici. A meno che non metta Rivas davanti, coi 4 centravanti è difficile trovare la profondità e quindi per gli avversari diventa più semplice. Quando riceviamo palla dobbiamo tenerla, non farci anticipare, prenderci anche qualche fallo. E poi sfruttare la coppia degli esterni. La squadra ha queste caratteristiche qua e dobbiamo sopperire a questo”.

I GIORNI DI RITIRO“Siamo rimasti qua dopo la partita, è stato soprattutto un cercare di rimanere uniti, compatti, ritrovare quello spirito che ci ha contraddistinto qualche tempo fa. Come ha detto il direttore non è stato un ritiro punitivo. Abbiamo parlato coi ragazzi ma è sempre il campo che dirà se siamo guariti o meno. Non voglio vendere fumo e dire che è tutto a posto, il campo darà risposte e il risultato dipende da tanti fattori ed è la medicina migliore”. 

INFERMERIA“In infermeria siamo per fortuna sempre alle solite, ho tutti a disposizione tranne Montalto che ha avuto un problemino e vediamo come sarà la situazione da qui a domani”.

IL PROSSIMO AVVERSARIO “Sarà un Lecce estremamente in forma, non perde da tante gare, ha il gol facile, in tre hanno fatto 21 gol. Ma è vero anche che ogni partita vive sul filo dell’equilibrio. Se noi entriamo in campo con la giusta determinazione, renderemo loro la vita difficile, come sono tutte queste partite. Il risultato non sarà scontato neanche domani. E’ la partita giusta in questo momento”.

LA FORMAZIONE“In questo momento facciamo fatica a supportare e sopportare le due punte strutturate, quindi credo che un centrocampista in più possa essere d’aiuto per coprire. Cortinovis o Bellomo sono mezz’ali di qualità che servono, ci devono essere. Anche se siamo in questa situazione, d’altronde, non andiamo a giocare per lo 0-0,  ma cercheremo di proporre delle soluzioni per metterli in difficoltà”.

MERCATO“In questo momento parlare di mercato è prematuro, in realtà anche se c’è un confronto con la società non abbiamo parlato di giocatori. Siamo concentrati sul momento, per ora”.

L’APPROCCIO“I nostri approcci non sempre sono benauguranti, nelle partite che abbiamo perso c’è stato sempre questo aspetto, agli occhi di tutti. Se approcciamo un po’ così poi rischiamo di subire gol, come è successo a Pisa, con l’Ascoli, a Benevento. E poi quando vai sotto diventa tutto più difficile. Abbiamo avuto più di due indizi che fanno una prova. A parte martedì con l’Ascoli, dove c’è stata una buona reazione, per il resto diventa complesso quando approcciamo un po’ così”.

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