“Cara Jole ti scrivo…”, la dolce lettera dell’On. Cannizzaro alla Santelli: e Reggio Calabria si prepara a un’iniziativa speciale

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L’Onorevole Francesco Cannizzaro ha scritto una lettera alla compianta Jole Santelli: affetto e malinconia emergono fra le righe nel quale traspare un forte e condiviso amore per la Calabria. Poi la richiesta di intitolare all’ex governatrice una strada di Reggio Calabria

Una forte amicizia, il ricordo che torna in mente nei momenti di vita quotidiana e nelle difficoltà. La voglia condivisa di far splendere l’immagine della Calabria, di lottare per la propria terra, di aiutarla a migliorare. Tanto affetto e un po’ di malinconia fra le righe della lettera che l’Onorevole Francesco Cannizzaro ha scritto all’indirizzo di Jole Santelli, compianta governatrice della Calabria, scomparsa ormai da un anno. Cannizzaro sottolinea il particolare legame fra la Santelli e la città di Reggio Calabria nella quale ha passato “l’ultimo weekend della sua vita terrena“. L’esponente di Forza Italia annuncia, a tal proposito, la volontà di fare richiesta al sindaco di intitolare una strada cittadina alla memoria di Jole Santelli. Di seguito il testo integrale della lettera.

Cara Jole,

nell’anniversario di uno dei giorni più brutti della mia vita, affido i miei sentimenti ad una lettera. La scrivo dopo aver partecipato all’emozionante cerimonia in Senato, dove è stato commovente il racconto di te da parte di Elisabetta Casellati, Gianni Letta e Marcello Pera. È stato splendido vedere la fierezza nello sguardo delle tue sorelle, Roberta e Paola, e dei tuoi adorati nipoti, nell’assistere alla formale emissione del francobollo a te dedicato. Sei ufficialmente LA PRIMA CALABRESE ad entrare nel novero dei così commemorati.

Ti scrivo mentre sono in viaggio, in partenza da Roma verso la nostra amata Calabria, come molte volte ci capitava di fare insieme. Mi ritorni in mente ogni qual volta (spesso) le circostanze mi fanno rivivere i momenti passati insieme. Il mio pensiero non è rivolto a te oggi che ricorre questo giorno triste… Piuttosto penso a te soprattutto nei momenti di quotidiano vivere, di quotidiana politica. Ultimo esempio l’altra notte, quando a tenermi sveglio fino a tarda notte era la rabbia nel valutare la vicenda dei lavoratori ex Alitalia dell’Aeroporto di Reggio. Una delle tante occasioni in cui a tornami in mente è stato il tuo classico “Ciccio mio, dai, ce la possiamo fare!”… È il giusto pungolo per non farmi mollare la presa… e neppure stavolta mollerò!

Nelle varie situazioni che vivo, mi capita spesso di pensare “come si sarebbe comportata Jole in questo caso?”. È in quei momenti che il pensiero verso te si fa più intenso. Così la tua voce rimbomba nella mia mente, tra consigli, strigliate e incitamenti. Non oggi, appunto, ogni giorno.

Ci sono tanti modi per tenere viva la tua memoria… e uno ce l’avrei già in mente, te lo confesso: nelle prossime ore chiederò formalmente al Sindaco di Reggio Calabria di intitolarti una delle strade principali della Città. I motivi sono innumerevoli, ma due in particolare: anzitutto perché tu per Reggio avevi dei progetti importanti; e poi soprattutto perché – devi ammetterlo! – avevi un debole per questa Città, che è stata molto accogliente e affettuosa nei tuoi confronti. Ti rifugiavi spesso qui. Del resto, diciamocelo, non è un caso che l’ultimo weekend della tua vita terrena tu lo abbia voluto trascorrere proprio a Reggio, insieme a me.  

Amavo quella tua contagiosa folle capacità di crederci, che oggi a modo mio tento di infondere a chiunque mi stia intorno, dai cittadini ai colleghi in Parlamento, dai miei più stretti collaboratori agli sconosciuti.

Il tuo esempio è dentro me e lì resta. Tu per me eri e sei quella guida che nel tortuoso sentiero dei problemi della nostra Regione ha avviato un percorso di cambiamento, una visione rivoluzionaria di Calabria, bruscamente interrotta, ma che ora ha ripreso il suo cammino, andando avanti sulle gambe di Roberto, mie e di tutti coloro che sposeranno il nostro sogno comune, un sogno che tu avevi chiamato ‘Calabria Protagonista’. 

Roberto, ops, il Presidente Occhiuto, saprà raccogliere il testimone alla grande. D’altronde, come volentieri lui stesso dice in pubblico e in privato, sei stata tu “la prima a crederci e dare un’immagine diversa della Calabria, dentro e fuori i confini regionali”. E te ne saremo per sempre grati, come amici, colleghi, cittadini.

Jole, tu guardavi lontano, e volevi che i calabresi facessero altrettanto. Lo faremo!

Chiudo questa lettera usando come sigillo il francobollo più bello della storia, ma che non avrei mai voluto utilizzare.

CIAO AMICA MIA … MI MANCHI TREMENDAMENTE!

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