Pordenone-Reggina, Taibi: “prendo il risultato, ma non la prestazione. Forse qualcuno ci ha spinto dall’alto…”

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Il direttore sportivo della Reggina Massimo Taibi ha commentato il pari ottenuto a Lignano martedì sera

“Di positivo prendiamo il risultato, la caparbietà, però non siamo contenti della prestazione perché la squadra poteva dare di più. Di fronte avevamo un avversario che si è difeso bene ripartendo, che probabilmente ha giocato la partita migliore finora. Ci deve servire da lezione per sabato, per stare sempre in allerta, perché se sei concentrato fai bene, se trascuri è più difficile”. Non le manda a dire Massimo Taibi. E’ nel suo stile. Si prende il pari, ma non la prestazione. “Non vorrei trovare scusanti – ha detto alla web tv ufficiale, ospite telefonico di “La Giovane Reggina” – dico che ci sono state una serie di situazioni che hanno reso complicato il match. Dalla prestazione avversaria alla mancanza di lucidità da parte nostra. Il pari l’abbiamo comunque meritato anche se ci aspettiamo sempre qualcosa in più. Io a un certo punto non ci credevo quasi più, ma poi sono stati bravi i ragazzi”. E sul Frosinone “oggi è una delle squadre più complete. Sulla carta è molto difficile per noi, ma anche per loro, anche perché giochiamo davanti al nostro magnifico pubblico. Rispetto al Pordenone è ovviamente una squadra che ti castiga di più se non sei concentrata”.

La Reggina ha giocato a Lignano con il lutto nel cuore, per la scomparsa di Massimo Bandiera. Taibi lo ricorda così: “lo conoscevo da più di 20 anni. Quando giocavo a Reggio era già in società. Ho fatto il corso di direttore con lui, ci siamo ritrovati a Reggio con Gallo. Quando qualcuno se ne va diciamo sempre ‘è una brava persona’, e potrebbe sembrare un luogo comune, ma lui era veramente una persona straordinaria. Speravamo riuscisse a superare questa situazione. Io a Lignano ero un po’ assente durante la partita e credo che anche un po’ la squadra ne abbia risentito. Probabilmente dall’alto qualcuno ci ha spinto“.

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