Accuse doping all’atletica azzurra, il DT La Torre risponde agli USA: “italians do it better! Il complesso di superiorità fa male”

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Dopo l’oro nella staffetta 4×100 il DT dell’atletica italiana, Antonio La Torre, rifila un’altra stoccata agli USA respingendo le critiche legate al doping e invitando la nazionale americana a “farsi delle domande”

Italians do it better“, il motto citato da Federica Pellegrini e ripreso dal direttore tecnico dell’atletica Antonio La Torre. L’Italia ha fatto fuoco e fiamme in pista prendendosi due ori che hanno lasciato l’amaro in bocca agli Stati Uniti, patria dell’atletica. Il Washington Post aveva criticato lo ‘strano’ successo di Marcell Jacobs nell’atletica, facendo un velato riferimento al doping. L’oro nella staffetta 4×100 conferma la qualità dell’atletica azzurra, per altro con Jacobs ancora protagonista. Il DT La Torre si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, come riporta “La Gazzetta dello Sport”: “fossi al posto del direttore tecnico americana, qualche domanda me la farei. A prescindere da questa polemica gratuita c’è parecchio lavoro da fare. I più forti velocisti del mondo che non si qualificano con la staffetta, non vincono i 100-200-400. È sempre colpa degli altri? Chi ha scritto certe cose – ha detto riferendosi all’articolo del Washington Post -, non era neanche informato sulle gare di Marcell sui 60. Qualche volta il complesso di superiorità può far male. Se Jacobs rimane Jacobs, quello che avete visto qui, può arrivare a Parigi continuando a essere il velocista da battere”.

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