Alicudi, il simbolo di pace e relax nella zona più occidentale delle Isole Eolie: dai muli (unico mezzo di trasporto) alla leggenda delle donne volanti

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Il viaggio tra i luoghi di Messina ci porta oggi alla scoperta dell’isola di Alicudi, la più occidentale dell’arcipelago di cui si compongono le isole Eolie

Alicudi è l’isola più occidentale tra quelle dell’arcipelago delle isole Eolie. Poco più grande di Panarea, costituisce la parte emersa di un vulcano spento, sorto circa 150 mila anni fa e rimodellato da successive eruzioni. Così come le altre isole dell’arcipelago, anche questa è simbolo di relax, paesaggi e panorami magnifici sul mare, con la pesca attività maggiormente praticata.

Isola di Alicudi, geografia e storia: il mezzo di trasporto, il centro abitato e la pratica dello snorkelling

Alicudi ha un solo centro abitato, composto da tante piccole frazioni:

  • Alicudi porto, la zona in cui è presente il molo su cui attraccano traghetti ed aliscafi. Sono anche presenti due negozi di alimentari, un hotel, un ristorante, un ufficio postale, qualche bar, alcune case vacanze;
  • Contrada Tonna, la zona più a ovest dell’isola;
  • San Bartolo, conosciuta per la presenza della chiesa dedicata a San Bartolo, patrono delle isole Eolie;
  • Contrada Pianicello, parte dell’isola abitata da una popolazione di madrelingua tedesca originaria della Svizzera;
  • Contrada Sgurbio, la particolarità di questa piccola frazione è la presenza di cinque case, ognuna delle quali con il nome di uno dei sensi.

Isola di AlicudiIl centro abitato si trova nella fascia orientale, unica zona abitata dell’intera isola. Le strade non sono asfaltate, esistono però piccoli sentieri adatti soltanto al passo dei muli (che hanno sostituito gli asini), unico mezzo di trasporto utilizzato e possibile. Non ci sono locali di alcun tipo (pub o discoteche) ma solo un piccolo ristorantino.

Tracce di persone viventi sull’isola sono rinvenibili sin dall’età neolitica, così come frammenti di vasellame di età romana. Uno dei punti più alti in termini di quantità di abitanti è stato raggiunto nel dopoguerra, con le 600 persone circa presenti. Queste, tuttavia, che hanno iniziato a diminuire nel corso dei decenni, fino ad arrivare ai meno di 100 del 2001, ulteriormente ridotti nel periodo invernale. Il clima, infatti, favorisce l’aumento solo in estate, seppur contenuto per via dell’assenza di strutture turistiche. L’isola si può infatti visitare in giornata attraverso un giro in barca, permettendo così il passaggio anche nella zona occidentale, quella poco visitata. Le spiagge, invece, consentono di effettuare la pratica dello snorkelling.

Isola di Alicudi: tradizioni, folklore e leggende

Come detto, è San Bartolo il patrono delle isole Eolie. E la festa principale nell’isola è proprio quella di San Bartolo, nella seconda metà di agosto. La tradizione prevede il trasporto della pesante statua di ulivo rappresentante il santo in un lungo giro sulle mulattiere, mentre i fedeli recitano un rosario con i canti esclusivi dell’isola. Per chiudere in bellezza, la sera è caratterizzata dalla presenza di fuochi d’artificio sul mare e un ballo pubblico sul molo. Nel periodo estivo, a ferragosto, è anche usuale la pratica del mercatino, in cui ognuno può offrire i propri oggetti di vario tipo ma anche prodotti tipici alimentari.

Essendo un luogo di mare, non potevano mancare in questo luogo le leggende legate ai pescatori. Come quella secondo cui fossero in grado di “tagliare” le trombe marine e le tempeste. Il “taglio” consisterebbe in un rituale che consentiva di salvarsi dalla pericolosità delle acque, delle correnti e delle tempeste, attraverso dei precisi movimenti con le mani. C’è poi la leggenda delle donne volanti, cioè coloro in grado di trasformarsi in corvi o gatti per gettare il malocchio, fare incantesimi o alzarsi in volo nella notte fino a Palermo o anche in Tunisia per poi tornare sull’isola con degli oggetti mai visti prima.

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