Annibale Maria di Francia, il Santo che dedicò la sua vita alla città di Messina: disciplina per il lavoro e amore verso il prossimo

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Annibale Maria si adoperò con particolare dedizione per gli orfani e i poveri di Messina: i suoi insegnamenti e la Festa molto sentita in città

Ci sono alcune tradizioni che resistono al tempo, ai cambiamenti, una di queste a Messina è la Festa di Sant’Annibale Maria Di Francia. Questa celebrazione rinnova la memoria di un personaggio che amò la città e diffuse il suo sentimento al prossimo. Dopo il terremoto del 1908, il papa San Pio X° donò in suo onore una chiesa-baracca, mentre nel 1921 venne posta poi la prima pietra per la costruzione dell’attuale Santuario di Sant’Antonio, che occupa oggi l’area dell’antica chiesa. Il 16 maggio è il giorno in cui ricorrono l’Anniversario della Canonizzazione del Santo messinese Distribuzione del Pane “Padre Francia” in Piazza del Popolo, la Distribuzione delle Gardenie benedette davanti la Basilica di San Antonio, la processione della Reliquia del Cuore incorrotto del Santo in un prezioso reliquiario. In migliaia sono i fedeli che seguono il passaggio della preziosa Reliquia del Cuore di San Annibale.

Padre_AnnibaleDa un ingresso esterno laterale al Santuario e dalla navata destra dello stesso si accede alla Cripta dedicata in onore del Santo (la cui proclamazione fu data da Papa Giovanni Paolo II° nel 2004). La nuova cripta è stata realizzata in modo da ottimizzare il percorso che i fedeli devono fare per giungere al luogo che ospita l’urna contenente il corpo del Santo, collocata sotto l’altare, in una posizione baricentrica rispetto all’assemblea. Ai lati del Tabernacolo si trovano le statue del Cristo del Rogate e della Madonna del Rogate. La nuova zona presbiterale è pavimentata con pregiato marmo africano; mentre la mensa eucaristica, in marmo di Carrara, è sostenuta da leggeri supporti in acciaio per lasciare il più in evidenza possibile l’urna del Santo. I banchi, disposti in maniera concentrica verso l’altare, sono realizzati in noce e con un disegno che richiama gli antichi cori delle cattedrali e alcuni elementi ornamentali del Santuario. Sulle pareti della cripta vi sono dieci riproduzioni di tele del Barberis, riguardanti alcuni momenti significativi della vita di Sant’Annibale.

La storia di Annibale Maria Di Francia: perché diede così tanto alla città di Messina

Annibale Maria fu infatti un presbiterio italiano, fondatore delle congregazioni dei rogazionisti del Cuore di Gesù e delle figlie del Divino Zelo. Nato il 5 luglio 1851 da una nobile famiglia messinese, rinunciò a tutti i beni e trascorse diverso tempo nel degradato quartiere Avignone aiutando i malati e i più poveri. Annibale subì la morte del padre ancor prima di compiere il secondo anno di vita e, probabilmente, fu da questo evento tragico che nacque in lui quella particolare sensibilità verso gli orfani. Da piccolo infatti conobbe anche il distacco dall’affetto materno, venendo affidato ad una zia anziana, la quale morì nel 1859 durante l’epidemia di colera verificatasi nella città dello Stretto.

Ragazzo intelligente e di chiarissime capacità umanistiche, a soli diciotto anni sentì fortissima la chiamata del Signore e, completati gli studi, l’8 dicembre 1869 avvenne la cerimonia della vestizione nella chiesa di Maria Immacolata. Di grande ispirazione sarà l’incontro che ebbe con suor Maria Luisa di Gesù, che gli disse: “Voi sarete sacerdote e farete molto bene alla Chiesa”. Tra il 1872 ed il 1873 Annibale ricevette gli ordini minori, il suddiaconato e il diaconato. Il 16 marzo 1878, a 27 anni, venne ordinato sacerdote nella chiesa dello Spirito Santo. Un evento significativo della sua vita fu la conoscenza del cieco Zancone che lo mise in contatto con la situazione difficile vissuta nelle “Case Mignuni” (Case Avignone), uno dei quartieri più poveri della città di Messina (nei pressi di Zaera). Proprio a quel quartiere dedicò gran parte della sua vita, già dal novembre del 1884: in quello scorcio di fine anno, il cav. Giuseppe Crupi donava a padre Annibale una macchina da stampa a caratteri mobili e con questa nasceva la prima stamperia “antoniana”, con la quale avviò al lavoro specializzato tanti orfani e derelitti. La Tipografia Quartiere Avignone di Messina (più volte ridenominata, fino a diventare la Tipografia del Sacro Cuore), il 26 giugno 1908, nel giorno del Cuore Sacratissimo di Gesù, pubblicò il numero di saggio del mensile Dio e il prossimo e nel 1923 acquistò direttamente dalla fabbrica tedesca di Augusta una macchina da stampa rotativa, per l’epoca ultratecnologica, che padre Annibale “battezzò” prontamente La Grazia. L’importanza del lavoro è stata sempre sottolineata dall’apostolo del Rogate; infatti egli viene ricordato per alcuni modi di dire:

  • “Non vi può essere educazione, né religiosa né civile, discompagnata dal lavoro”;
  • “Il lavoro è tra i primi efficienti della moralità esso è ordine, è disciplina, è vita”.

Il 20 febbraio 1927, Annibale Maria Di Francia celebrò l’ultima messa, il 15 marzo 1927 ricevette l’unzione degli infermi e morì il 1º giugno 1927, all’età di 76 anni, nella sua casa di Fiumara Guardia, dove sorge il santuario della Madonna della Guardia. Nell’ultimo omaggio la gente di Messina diceva: “andiamo a vedere il santo che dorme”. I funerali si svolsero il 4 giugno in un clima di grande partecipazione. Il sacerdote venne tumulato nel tempio della rogazione evangelica, che lui stesso aveva dedicato al “divino comando”: “pregate il Padrone della messe perché mandi operai nella sua messe”.

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