Giro d’Italia, Damiano Caruso scala una montagna anche nel giorno di riposo: “Ho scaricato lo stress, mi piacerebbe attaccare Bernal”

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Giro d’Italia, nel giorno di riposo parla Damiano Caruso. Il campione siciliano 2° in classifica generale, durante la conferenza stampa si conferma lucido e sereno in vista delle ultime 5 tappe della corsa rosa

Grazie a tutti per l’attenzione datami in questa conferenza stampa, le altre volte nel secondo giorno di riposo alle 15 del pomeriggio ero abituato a fare un sonnellino, non ho mai avuto queste attenzioni addosso ma sono felice così“: Damiano Caruso non tradisce l’umiltà di sempre, e il 2° posto in classifica generale nel Giro d’Italia alle spalle di Egan Bernal a soli 5 giorni dall’arrivo di Milano non scalfisce i suoi valori sani e genuini. Tipici di un figlio della Sicilia: Caruso è nato a Ragusa 33 anni fa, e dopo l’era Nibali è lui che sta tenendo alto il nome dell’Italia nelle grandi corse a tappe. Decimo al Tour de France corso da gregario di Mikel Landa lo scorso anno, adesso ha avuto l’occasione della vita e la sta sfruttando al meglio. Oggi pomeriggio ha incontrato la stampa, rigorosamente su zoom nel rispetto delle norme anti Covid, e grazie all’organizzazione e alla disponibilità del team Bahrain Victorious ha potuto rispondere alle domande dei giornalisti.

Mi piacerebbe attaccare Bernal – ha detto Caruso in vista delle ultime 5 tappe del Giro d’Italia – ma anche se il cuore comanda una cosa poi bisogna fare i conti con le gambe, tutto dipende da loro. Per ora è evidente che è lui il più forte, soprattutto in salita, ed è anche sostenuto da una squadra forte su tutti i terreni. E’ molto difficile metterlo in crisi. Noi siamo rimasti solo cinque in corsa, abbiamo avuto delle gravi perdite in squadra, quindi io non ho molte alternative se non quelle di cercare di seguirlo e sperare in qualcosa che possa stravolgere la classifica. Non so se è possibile battere davvero Bernal, credo sia molto difficile tanto per me quanto per tutti gli altri corridori. Io dopo la tappa di ieri ho sensazioni positive, sono uscito indenne da una giornata difficile e impegnativa sotto tutti i punti di vista, livello altimetrico, condizioni meteo proibitive e anche stress perchè era un test importante da superare, ma ieri sera sono andato a letto più sereno, tranquillo e contento di quello che sto facendo. Non ho nessun rammarico sul cambio di percorso e la cancellazione di Fedaia e Pordoi, io mi sono adeguato alla decisione del gruppo e comunque penso che sia stata presa la decisione migliore per salvaguardare i corridori, perchè la sicurezza dei corridori è la priorità. Credo che il Giro d’Italia non ha perso nulla, siamo andati a tutto gas tutto il giorno, e il pubblico ha potuto vedere una bella tappa“.

damiano caruso giro d'italia 2021

Caruso è molto lucido, sereno, e con estrema franchezza ha detto che “un eventuale podio non penso che cambierebbe la mia carriera. Ho 33 anni e non potrò certo inventermi leader delle grandi corse a tappe a partire dai 34 anni. Sto facendo il mio meglio e voglio raccogliere quello che c’è di buono. Psicologicamente mi sento bene perchè ho una grande opportunità, posso farmi un bel regalo, un regalo alla mia carriera, sono quelle occasioni che forse in una carriera per un corridore come me si presentano al massimo una sola volta. Sono super determinato a raggiungere quest’obiettivo“.

In classifica generale Caruso è secondo con 2′ e 24” di ritardo da Bernal, 1′ e 16” di vantaggio sul britannico Carthy, 1′ e 54” di vantaggio su Vlasov, 1′ e 56” di vantaggio su Yates, 2′ e 07” di vantaggio su Ciccone e 2′ e 38” di vantaggio su Bardet. “I rivali più pericolosi sono quelli che vedete lì subito dietro di me in classifica, Bardet, Carthy, non si deve sottovalutare Yates. Credo che la lotta per il podio sia ancora aperta, è prematuro fare delle conclusioni, bisognerà aspettare ancora qualche giorno e alla fine della settimana potremo sbilanciarci un po’ di più“. Il Giro d’Italia si concluderà domenica a Milano con una cronometro piatta di 30km, una specialità che consentirà a Caruso di guadagnare terreno su tutti i diretti concorrenti forse tranne Vlasov, in quanto il ragusano è un ottimo specialista delle cronometro rispetto a tutti gli altri. Ma prima ci sono altre 4 tappe, di cui tre di alta montagna. Si inizia subito domani con la Canazei – Sega di Ala, 193km con 3.400 metri di dislivello. Nel finale di scala il Passo di San Valentino, 15km all’8% di pendenza media, scollinamento a 38km dal traguardo, veloce picchiata fino a Chizzola, appena 6 chilometri di pianura e inizia la salita finale, 11km al 10% medio con punte del 17%. Le tappe di venerdì e sabato saranno ancora più difficili, entrambe con l’arrivo in salita dopo tre scollinamenti e due discese ripide e pericolose.

La salita di domani non la conosco, non l’ho mai fatta di persona. L’ho studiata sulla carta, non ho particolari strategie se non seguire i migliori e vedere che succede” ha detto Damiano in vista della tappa di domani, il terzultimo ostacolo che separa il siciliano dal podio del Giro d’Italia. “Fin qui in questo Giro abbiamo preso molta pioggia, è molto più difficile pedalare nella pioggia anche se il giorno più complicato è stato quello di Montalcino sulle strade bianche, è stato il giorno tecnicamente più difficile e anche a livello di performance ha visto le peggiori fatiche, siamo arrivati al traguardo tutti stremati dopo una gara snervante e davvero estenuante“.

Foto di Luca Zennaro / Ansa

Caruso ieri sera ha pubblicato su instagram una sua foto della scalata del Giau tra due muri di neve, e ha ricevuto decine e decine di messaggi di incoraggiamento da parte di colleghi del gruppo: “è stata una bella sorpresa vedere quelle risposte così numerose e importanti anche da parte di colleghi con cui in passato ho avuto la fortuna di essere compagno di squadra. Molti di loro mi stanno dando morale. Ho ricevuto anche l’incoraggiamento di Vincenzo Nibali, e sto capendo quanta pressione si vive quando si è in queste zone alte della classifica. Tanto rispetto per lui che è riuscito a convivere con tutto questo durante tutti questi anni. Nibali è uno dei ciclisti più conosciuti al mondo, veniamo entrambi dalla Sicilia. So che oggi il movimento ciclistico siciliano è sempre in sofferenza ma è bello vedere che continua ad esserci una tradizione, anche se fa fatica ad emergere. Speriamo che presto vengano fuori altri ciclisti siciliani e soprattutto ciclisti in generale che possano ereditare lo scettro di Vincenzo. In questo periodo stiamo assistendo a un importante ricambio generazionale, questa nuova ondata di giovani è veramente impressionante, sono forti ed esplosivi e anche con un’età relativamente giovane, hanno già dimostrato di essere vincenti. Io sono un po’ più datato, ma dalla mia ho un buon bagaglio di esperienza“. Caruso, infatti, è l’unico over 30 della top ten del Giro d’Italia, e rispetto agli altri rivali per il podio, da Bernal a Ciccone, ha tra 7 e 9 anni in più.

Da siciliano doc (suo padre ha fatto parte della scorta di Falcone) ha voluto ricordare anche la strage di Capaci: “è stata una delle pagine brutte della nostra storia recente italiana ed è giusto ogni anno ricordare questo brutto momento, la cosa importante è studiare cos’è successo e continuare ad insegnarlo alle generazioni future per capire che quegli sbagli non si devono più commettere“.

In vista dell’arrivo di Milano, Caruso ha spiegato i suoi programmi futuri: “penso di fare una settimana di riposo, presentarmi poi al Campionato italiano, fare successivamente un periodo di altura con la squadra e dedicarmi alle Olimpiadi. Certo che ci penso alle Olimpiadi … Sono le Olimpiadi, come potrei non pensarci? Credo che siano un punto fondamentale, cruciale, di questa stagione. E’ vero però che sarà molto complicato prepararle bene per chi, come me, sta andando forte al Giro. Stiamo studiando un modo per avere un altro picco di condizione in quel periodo dell’anno ma non sarà facile perchè non partecipando al Tour de France dovrò solo allenarmi e spero che questo non influisca molto sul risultato finale. Per la fine della stagione, dopo le Olimpiadi stiamo valutando di tornare in Spagna a fare la Vuelta, stavolta senza dedicarmi alla classifica ma con l’obiettivo di cercare una vittoria di tappa“.

damiano caruso giro d'italia 2021

Infine, Caruso ha voluto raccontare il suo nodo atipico di vivere la sua giornata di riposo: “Oggi ho pedalato da solo senza disturbare i miei compagni perchè volevo fare un percorso differente e ho fatto il Passo San Pellegrino in solitaria. Mi sono messo lì tranquillo a scalare questo passo ed è stato un momento di relax in cui ho potuto ascoltare le emozioni e scaricare un po’ lo stress”. Un vero campione che per scaricare lo stress scala le montagne anche nel giorno di riposo! Infine, Caruso ha ringraziato le persone che lo circondano: “ho avuto la fortuna nella vita di trovare persone positive che mi hanno dato la possibilità di diventare la persona che sono. I miei riferimenti sono diversi, mio padre nella vita, Ivan Basso negli ultimi anni della carriera nello sport. Quando non sono in bici cerco di spendere tempo di qualità con i miei figli che non riesco a vedere quanto vorrei, perchè pensate che già da quasi 40 giorni che non li vedo. Tutto il mio tempo libero lo spenderò con loro già a partire dalla prossima settimana. Ho due figli, Oscar di 6 anni e Greta che ha un anno e mezzo“. I tifosi sognano che gli porti a casa una maglia rosa, ma per loro basterà ritrovare l’abbraccio dell’amato papà. Quel campione così semplice e genuino.

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