I pumpini di San Fratello

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Storia, tradizione e ricetta dei pumpini, un dolce tipico pasquale del paesino di San Fratello, a Messina: un nome simpatico su cui gli abitanti giocano spesso

“A San Fratello fanno i pumpini migliori di tutta la Sicilia”. Lo dicono, gli abitanti del posto. Ci giocano, anche per farsi conoscere. E non fanno male. Ma i pumpini, in realtà, non sono altro che dei dolci. Specifichiamolo, per chi avesse frainteso o equivocato. L’origine del termine è, per l’esattezza, “pumpji“, trasformatosi poi nel dialettale “pumpìan“. San Fratello, storica cittadina in provincia di Messina posta sui Monti Nebrodi, è infatti di chiara provenienza gallo-italica. Per questo motivo, il dialetto tipico del luogo è molto diverso da quello che si parla in tutta la Sicilia. Forte dell’influenza nordica – coi coloni lombardi, piemontesi, emiliani – provocata dalla conquista dell’isola da parte dei normanni, ha mantenuto questo dialetto e queste tradizioni.

pumpini san fratello
Foto Pasticceria Maggiore

Come quella dei “pumpìan” (che significa “fatta in pompa magna”), col tempo italianizzato in pumpini. La derivazione del termine è legata alla sua preparazione: letteralmente al lievito che si gonfia o, appunto, pompa.

Come si preparano i “pumpini”

Si tratta di un dolce tipico in Sicilia, noto però anche in Calabria (e vicino ai “Cuddhuraci” di Reggio). Il nome, infatti, cambia a seconda del posto, ma solo a San Fratello si chiama così. “Pupi cu l’uovu” a Palermo, ad esempio, “Cudduri” nelle zone della Sicilia orientale, “Cannati o cannatieddi” a Trapani, “Panaredda” o “Palummedde” in altre province siciliane.

pumpini san fratello
Foto Pasticceria Maggiore

Come si prepara questo dolce? Gli ingredienti sono i seguenti: farina 00, uova, zucchero, strutto, lievito, vanillina, latte e semi di anice. Il dolce è tipicamente pasquale, si prepara in quel periodo (nelle due foto si può vedere il dolce prima e dopo la cottura). Durante il resto dell’anno c’è chi ne mantiene preparazione e utilizzo. In questo caso, però, è usanza non mettere l’uovo e “modellare” il dolce a forma di “S”.

Quando il Sindaco di Messina De Luca assaggiò i pumpini. E venne criticato…

de luca pompiniDue anni fa, esattamente nel marzo 2019, un post Facebook del Sindaco di Messina Cateno De Luca scatenò l’ilarità degli utenti proprio in merito a questo dolce tipico e dal nome equivoco. E fu proprio sull’equivoco, accompagnato da tanta ironia, che il primo cittadino “giocò” per far conoscere questo prodotto a più persone possibili (non solo in Sicilia, dal momento che – visti i suoi tanti followers – sarà seguito da tante parti della nostra penisola). Così recitava integralmente il suo post di allora, di cui ora non risulta più traccia (c’è solo la foto), probabilmente cancellato per il clamore suscitato e il dissenso di alcuni, che lo accusarono di sessismo.

Se di buoni pompini vuoi usufruire a San Fratello devi venire!

Sindaco Metropolitano per ora le nostre donne sono impegnate a fare pompini: così ha esclamato il mio collega sindaco di San Fratello!

Io mi sono imbarazzato…

Vuoi vedere come si fanno i pompini? Aggiunge ancora il mio collega sindaco…

Ed io mentre volevo sprofondare rispondo: collega veramente siamo di passaggio magari sarà per un’ altra volta…

Allora te li faccio assaggiare al Palazzo Municipale come finiamo la riunione insiste ancora il mio collega …

I pompini sono dei biscotti tipici con l’uovo sodo che si fanno nel periodo di quaresima.

Pompini deriva da pompa cioè dal fare una grande cosa da cui anche pompa magna.

Vi invito a venire qui ed assaporare i pompini di San Fratello!

Grazie per tutti i pompini che mi avete regalato!“.

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