Si è rivelato un clamoroso flop il sit-in di protesta dei sindaci che si sono ritrovati oggi a Palazzo Campanella per protestare contro l’emergenza rifiuti. Davvero pochi i primi cittadini giunti a Reggio Calabria per chiedere risposte sulla situazione che è da anni un problema per la provincia reggina, ma in generale per tutta la Regione. Il Sindaco Giuseppe Falcomatà non è riuscito evidentemente a raccogliere consensi neanche tra i colleghi del suo stesso partito. Il dissenso è espresso anche da Paolo Laganà, ex Sindaco di Motta San Giovanni ed esponente del Partito Democratico, che sui social ha espresso la propria posizione: “11 sindaci su 100: pochini… non c’è niente! Il Cotonato nostro amico sindaco dovrebbe spiegare perché da sindaco metropolitano non ha attivato gli ATO (Autorità dell’Ambito Territoriale Ottimale, ndr) e soprattutto perché non si è intervenuti per far funzionare al meglio il termovalorizzatore di Gioia Tauro. Evidentemente la Santelli, o il comandante ultimo, avranno visto che da anni la mangiatoia crotonese andava avanti a colpi di “urgenze” senza che nessuno intervenisse o pianificasse alcunché ed avranno optato per il non conferimento nei privati (o nel privato). Questo giochetto, andato avanti per anni, oltre a portare milioni di euro nelle casse del privato, ha inciso ed incide sul costo della spazzatura che da 78 euro/tonn è lievitato a 162 euro/t. Motta ovviamente non pervenuta e differenziata al 12% o giù di lì rispetto al 65% certificato a maggio 2017”.

La Presidente della Regione Calabria e l’Assessore all’Ambiente hanno sicuramente rilevato qualcosa di irregolare all’interno della grande discarica privata di località Columbra, a Crotone, e ne hanno bocciato in questi giorni l’ennesimo ricorso. “La città metropolitana non ha istituito l’ATO chiudendo gli occhi su quanto prima o poi sarebbe arrivato – sottolinea Laganà – . Ciò detto spero tanto che la Santelli o Ultimo tranciano questo sistema perverso che arricchisce il privato e impoverisce il popolo. So bene che avremo la spazzatura fin dentro casa ma prima o poi qualcuno doveva aprire gli occhi. È arrivato il momento”.
Il problema della spazzatura non è certo iniziata in queste ultime settimane di emergenza sanitaria, anzi è da diversi anni che chiaramente qualcosa non va a livello generale. La discarica privata di Crotone avrebbe dovuto accogliere i rifiuti in differenziati, non dovrebbe quindi interessare la raccolta differenziata di carta, plastica o vetro. In realtà così proprio non è, da anni infatti Reggio Calabria versa in una situazione tragica: “ho sempre rispetto per chi protesta e quindi chapeau ai sindaci, però chi è preposto a risolvere da tempo il sistema rifiuti, parlo per essere chiari del sindaco metropolitano, non può protestare contro se stesso”, ha concluso Laganà.



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