Calabria, ecco cosa prevede l’ordinanza di Jole Santelli per bar e ristoranti che hanno tavoli all’aperto: 11 punti obbligatori

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Coronavirus, l’ordinanza della Regione Calabria firmata da Jole Santelli per la fase 2: ecco le misure a cui i ristoratori e gli esercenti dovranno attenersi se vorranno riaprire

Non è un “liberi tutti”. E non è neanche un’incoscienza. L’ordinanza della Regione Calabria, firmata ieri sera da Jole Santelli, consente una serie di riaperture in piena cautela e nel rispetto delle norme anti-contagio. Semplicemente anticipa, in una Regione che ha già azzerato i casi di Coronavirus da due settimane, ciò che si farà in tutt’Italia e che in alcuni grandi Paesi del mondo (Germania, Svizzera, Danimarca, Svezia, Paesi Bassi) si è sempre continuato a fare. L’ordinanza, infatti, prevede 10 misure obbligatorie per le attività di asporto e 11 per quelle che faranno somministrazione alimenti all’aperto. Chi è attrezzato, può partire già da oggi. Chi vuole farlo, in modo libero, si può attrezzare da oggi e aprire appena è pronto. In ogni caso è bene specificare che nessuno è costretto a riaprire ne’ ad andare: chi vuole continuare a tenere l’attività chiusa dal punto di vista degli imprenditori, oppure coloro che – come possibili clienti – preferiscono continuare ad impastare la pizza a casa, saranno ovviamente liberissimo di farlo. L’unico vincolo è stato quello del lockdown, ma nessuno ha mai imposto a qualcuno di uscire di casa o di aprire un locale. Semplicemente si consente la possibilità di farlo a chi vuole, vista la situazione del contagio assolutamente positiva.

Di seguito i punti previsti dall’ordinanza.

Gli esercizi quali ristoranti, pizzerie, rosticcerie possono effettuare la preparazione dei relativi prodotti da effettuarsi a mezzo asporto, adottando le seguenti misure minime:

  1. rispetto delle norme igienico-sanitarie nella preparazione, nel confezionamento e nella consegna
  2. individuazione di un’area destinata al ritiro degli alimenti
  3. utilizzo di contenitori protetti e separati
  4. obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro
  5. disponibilità di prodotti igienizzanti per clienti e personale
  6. accesso su prenotazione mirata a evitare compresenze simultanee
  7. limitare al minimo la presenza fisica nella zona di ritiro (il tempo strettamente necessario)
  8. divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e nelle adiacenze degli stessi
  9. divieto di sostare nelle immediate vicinanze dei locali
  10. privilegiare i pagamenti elettronici con contactless e barriere nella zona front
  11. utilizzo mascherine per clienti e operatori

Gli esercizi quali Bar, Pasticcerie, Ristoranti, Pizzerie, Agriturismo possono effettuare la preparazione e la somministrazione dei relativi prodotti esclusivamente attraverso il servizio con tavoli all’aperto, adottando le seguenti misure minime:

  1. sistemazione tavoli a distanza di almeno 1,5/2,00 metri di distanza l’uno dall’altro
  2. sistemazione delle sedie al tavolo garantendo la distanza da 1,00 a 1,50 metri tra i visi degli occupanti
  3. prenotazione obbligatoria con percorsi predefiniti al fine di garantire la distanza interpersonale di almeno 1 metro ed evitare le code
  4. misurazione della temperatura corporea per i clienti
  5. rispetto delle norme igienico-sanitarie nella preparazione, privilegiando l’uso di mascherine per il personale, di occhiali e garantendo il distanziamento minimo
  6. obbligo di sanificazione dei servizi igienici dopo ogni utilizzo
  7. disponibilità di prodotti igienizzanti per clienti e personale, in particolare per l’accesso ai
    servizi igienici. In caso di utilizzo dovrà essere obbligatorio l’uso di mascherine con
    igienizzazione delle mani, prima e dopo averle indossate.
  8. privilegiare i pagamenti elettronici con contactless e barriere nella zona cassa
  9. utilizzo mascherine per clienti e operatori in fase di ordinazione e servizio
  10. sanificazione accurata nel riapparecchiare i tavoli
  11. vietare l’attività self-service

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