Ugl Scuola: “La ricorrenza, quest’anno,’si contestualizza in uno scenario di forte crisi a livello nazionale ed internazionale, che vede le donne coinvolte in primo piano. Nel contesto di oggi l’8 marzo, si carica di un significato profondo che va ben oltre il concetto di festa”
“La giornata dell’ 8 marzo è un’ occasione per ribadire, a gran voce: “No alla violenza sulle donne! No a tutte le discriminazioni che limitano le libertà individuali”. La ricorrenza, quest’anno,’si contestualizza in uno scenario di forte crisi a livello nazionale ed internazionale, che vede le donne coinvolte in primo piano: stanno pagando un prezzo altissimo in termini occupazionali, sanitari, di sicurezza, di servizi sociali e sempre più risultano vittime di violenza, vera piaga sociale del mondo del terzo millennio”. A dirlo sono Ornella Cuzzupi e Giusy Fiumano della Federazione Nazionale Ugl Scuola, che proseguono: “I casi di femminicidio, che si sono registrati già dall’inizio del 2020, sono stati altissimi e particolarmente efferati, in quanto perpetrati da conviventi,compagni, coniugi, per lo più padri dei figli delle stesse, vittime di amori sbagliati , colpevoli soltanto di averli amati ed accuditi,sacrificando persino le loro stesse vite, nello strenuo tentativo di salvaguardare intere famiglie, infine distrutte da individui senza scrupoli e dignità . Nel contesto di oggi l’8 marzo, si carica di un significato profondo che va ben oltre il concetto di “festa”: occorre garantire uguali diritti per uomini e donne, promuovere “la parità nel rispetto della diversità”, valorizzare “le peculiarità di genere” perché siano assicurate condizioni di democrazia e di libertà, all’ interno di ogni contesto della società civile, familiare e lavorativa”.
“Nel mondo del lavoro- proseguono le due sindacaliste- la parità tra uomini e donne è una realtà che deve ancora concretizzarsi, a causa di pregiudizi e stereotipi legati al genere, che tendono a penalizzare e discriminare le donne rispetto agli uomini nonostante le secolari battaglie per l’uguaglianza e per una reale parità di sessi, gli stessi esercitano una forte influenza sulle disparità che gravano tra uomini e donne nel mondo del lavoro, in famiglia e, di conseguenza, nella società, creando profondi squilibri tra i sessi, in special modo nelle giovani generazioni, sempre più smarrite a causa della confusione ingenerata dalla mancanza di chiare figure di riferimento.
Di fronte ad una situazione così complessa è compito di tutte le istituzioni ed in particolare della Scuola, luogo privilegiato dove si incontrano e si formano le giovani generazioni, promuovere un’efficace azione culturale per contrastare le discriminazioni e favorire l’uguaglianza.
E’ compito della scuola predisporre percorsi culturali capaci di rendere i giovani consapevoli della crisi di un modello di virilità che non corrisponde più alla realtà dei tempi odierni, al fine di educarli a relazionarsi con le donne senza senso di superiorità o possesso, nel rispetto della diversità e differenza, al fine di rrafforzare e sostenere le peculiarità maschili e femminili, per giungere ad un armonico punto di condivisione di intenti e progettualità comuni. Il percorso educativo da svolgere è lungo, ma necessario se davvero ci proponiamo di conseguire dei buoni risultati.
L’Ugl Scuola, di concerto con tutta l’ Unione generale del lavoro, è, da sempre, impegnata a sostenere la validità dell ‘informazione paritaria e democratica di genere ed, a promuovere la formazione della coscienza civile in ognuno, uomo e donna, attraverso incontri tematici, corsi di formazione, attività didattiche e culturali, convegni e seminari, rivolti ai giovani,ai professionisti, ai docenti, alle famiglie ed a tutti i cittadini, rendendosi disponibili, nelle proprie Sedi e con tutti i quadri sindacali ed associati, al dialogo, all’ascolto ed al confronto diretto con tutte le realtà territoriali della Nazione, consapevoli e fiduciosi che ciò potrà rappresentare un valido aiuto per stimolare in ognuno di noi una profonda riflessione sui valori umani e sociali della convivenza civile e democratica del presente e del futuro”.