“Probabilmente ho contratto leishmaniosi – infezione che combatto da oltre 4 mesi – in occasione delle mie continue visite e sopralluoghi, dove vivono bambini ed intere generazioni trattate come i lebbrosi dalla politica blasonata”. È la confessione del sindaco di Messina che arriva questo pomeriggio.
De Luca ha deciso di raccontare della sua patologia rispondendo con una nota al deputato Ars Antonello Cracolici: l’onorevole lo scorso 25 settembre si è detto contrario alla deroga legislativa sulle norme regionali che disciplinano la formazione delle graduatorie degli aventi diritto ad una casa in quanto baraccati.
Tra questi, tra l’altro, ci sono soggetti affetti da gravi patologie – come dimostra la relazione dell’Asp territoriale – che attualmente dimorano nella Baraccopoli di Messina.
Secondo Cracolici ci sarebbe il rischio dell’abuso di ufficio e De Luca non ci sta: “Ho sempre considerato l’on. Antonello Cracolici una persona perbene, di elevata statura morale e politica. Sono certo che le sue dichiarazioni nella seduta all’Ars del 25 settembre scorso durante il dibattito sul risanamento siamo frutto della non conoscenza della drammatica realtà delle baracche di Messina. Cracolici lo chiama abuso d’ufficio – replica il sindaco – io lo chiamo umanità e buonsenso verso dei poveri Cristi obbligati a vivere in un ambiente malsano e nocivo. Avevamo chiesto al Parlamento siciliano di approvare una norma che consentisse al sindaco di Messina di poter agire più agevolmente rispetto ai casi più disperati esercitando quel ruolo, in verità già in parte disciplinato dalle normative generali, di massima autorità sanitaria locale. Resta inteso che all’on. Cracolici offriremo anche una delle nostre pietanze più prelibate: pesce stocco a ghiotta affogato con vino mamertino o di Faro, con cannoli alla ricotta e tanti cotillon”.
De Luca infine punta il dito contro alcuni onorevoli Ars, accusandoli di essere “criminali”: “Ho deciso di abbandonare il Parlamento siciliano anche per questo motivo: non essere uno dei tanti criminali di intere generazioni massacrate dagli onorevoli deputati siciliani che parlano su tutto e spesso a vanvera intralciando le buone azioni che raramente approdano nel parlamento siciliano”.



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