Borgo dei Borghi e le offese alla Sicilia, scatta l’interrogazione in Commissione vigilanza Rai: “Evidente conflitto di interessi per Daverio”

Paxia: "Evidente conflitto di interessi per Daverio nella trasmissione Il Borgo dei Borghi. Offese alla Sicilia e ai siciliani inaccettabili"

Non è tardata ad arrivare l’interrogazione dell’on. catanese Maria Laura Paxia, membro della commissione di Vigilanza Rai alla Camera, sulla questione relativa le modalità di selezione e votazione della trasmissione di Rai Tre “Il borgo dei borghi 2019”.

Infatti, Comune di Bobbio è stato decretato vincitore della trasmissione grazie al voto decisivo di Philippe Daverio, presidente di giuria e, proprio Daverio, risulta essere cittadino onorario del borgo piacentino da un anno.

Stamattina ho depositato una interrogazione per fare chiarezza su quel che sembra essere un conflitto d’interesse a tutti gli effetti, anche in considerazione del fatto che il televoto del pubblico da casa per la trasmissione in questione, al costo di 51 centesimi per messaggio, aveva decretato il primo posto per il Comune di Palazzolo Acreide contro Bobbio, per il 42% contro il 27%”. spiega la deputata pentastellata.

Maria Laura Paxia conclude: “Come se non bastasse durante la trasmissione Le Iene, lo stesso Daverio ha denigrato pesantemente la Sicilia e i suoi cittadini affermando che il siciliano “è convinto di essere al centro del mondo, come se fosse una patologia locale che nei secoli non si è mai riusciti a curare”. Questo personaggio ha continuato ad offendere il sud affermando di essere stato spaventato dai toni di minaccia della tradizione siciliana. Da siciliana non posso che condannare queste parole forti e offensive nei confronti di una terra splendida. Ritengo scandaloso dare spazio a questi soggetti in una televisione pubblica pagata da tutti i cittadini”.

Daverio si scusa con i siciliani e scrive a Musumeci

“Mi scuso con i siciliani, perché ho generalizzato dicendo a tanti ciò che era destinato a pochi facinorosi”. È quanto si legge in una lettera aperta del  critico d’arte Philippe Daverio indirizzata al presidente Musumeci, che ieri ha preteso le sue scuse annunciando querela.

“Onorevole Presidente Musumeci, mi permetto d’assumere un tono ironico per affrontare questa versione contemporanea della Secchia Rapita che ha trasformato un gioco televisivo in una farsa tragicomica nella quale Ella non ha avuto il buongusto di evitare lo scivolone – scrive Daverio – L’appello dei neoborbonici chiede che non lavori più in Rai: non si preoccupino, è da tempo che la Rai non mi vuole e ha smesso di trasmettere i miei video nei quali tra l’altro ho spesso esaltato la Sicilia, con la trasmissione su Palermo, quella sui Normanni e quella sulla presenza araba”.