Reddito di Cittadinanza alla brigatista Saraceni condannata per l’omicidio D’Antona: “è un insulto”

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Reddito di Cittadinanza alla brigatista Saraceni condannata per l’omicidio D’Antona: “la vicenda è oggetto di verifica da parte dei competenti uffici del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero della Giustizia e l’Inps, al fine di accertare l’eventuale presenza di anomalie”

E’ caos sul Reddito di Cittadinanza concesso all’ex terrorista, Federica Saraceni, condannata a 21 anni e mezzo di carcere per l’omicidio di Massimo D’Antona e attualmente ai domiciliari. La notizia, riportata da “La Verità”, sta suscitando numerose polemiche tra addetti ai lavori, la vedova del professore ucciso dalle Brigate Rosse, Ministero e vari politici.

Reddito di Cittadinanza alla brigatista Saraceni. La vedova D’Antona: “provato un grande senso di ingiustizia”

“Ho provato un grande senso di ingiustizia. Non sempre quello che è legale è giusto”, è quanto afferma a Radio Capital Olga D’Antona sul reddito di cittadinanza alla Saraceni.

Reddito di Cittadinanza alla brigatista Saraceni: “la vicenda è oggetto di verifica da parte dei competenti uffici del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”

Il Reddito di Cittadinanza concesso ad un ex brigatista sta suscitando numerose polemiche tanto che “è oggetto di verifica da parte dei competenti uffici del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero della Giustizia e l’Inps, al fine di accertare l’eventuale presenza di anomalie”, fanno sapere fonti del Ministero del Lavoro.

Reddito di Cittadinanza alla brigatista Saraceni, Madia: “norma sbagliata”

“Il caso della brigatista Saraceni che attualmente può percepire il reddito di cittadinanza, rende chiaro che la norma è sbagliata e su questo punto bisogna intervenire. Ho presentato una interrogazione sul caso“, afferma la deputata del Pd, Marianna Madia, sul suo profilo twitter.

Reddito di Cittadinanza alla brigatista Saraceni, Lega: “è un insulto”

“Il reddito di cittadinanza all’ex brigatista Federica Saraceni, condannata per l’omicidio di Massimo D’Antona, è un insulto intollerabile per i parenti della vittima e per tutte le persone perbene. La Lega non parteciperà a nessun lavoro d’aula e di commissione finché il governo non spiegherà questo scandalo e quest’ingiustizia sarà sanata”, affermano i capigruppo della Lega Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari.

Reddito di Cittadinanza alla brigatista Saraceni condannata a 21 anni di carcere per l’omicidio D’Antona: “è scandaloso, sia revocato”

“È scandaloso che la brigatista rossa Federica Saraceni, condannata a 21 anni e mezzo di carcere per l’omicidio di Massimo D’Antona, e attualmente ai domiciliari, riceva il reddito di cittadinanza”. È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, commentando le notizie riportate dalla stampa. “La vicenda non ci sorprende –prosegue– perché abbiamo più volte denunciato che il sussidio sarebbe finito anche nelle tasche di delinquenti. Come Fratelli d’Italia abbiamo presentato diversi emendamenti per scongiurare questo rischio, ma sono stati puntualmente bocciati dalla maggioranza. Oggi scopriamo che una terrorista condannata per un crimine orrendo riesce a prendere dalle tasche degli italiani perbene più di 600 euro al mese, solo perché la legge consente di assegnare il sussidio anche a feroci criminali se la loro condanna definitiva risale a più di dieci anni prima. Ma soprattutto non comprendiamo quale proposta di lavoro la Saraceni potrà accettare visto che si trova sottoposta alla misura degli arresti domiciliari. Si tratta di un fatto gravissimo, rispetto al quale interrogheremo il governo, chiedendo la revoca immediata del sussidio e la modifica della normativa”, conclude.

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