‘Ndrangheta a Reggio Calabria, arrestati Nicolò e Romeo: “si sciolga il consiglio regionale”

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‘Ndrangheta a Reggio Calabria, arrestati Nicolò e Romeo: “purtroppo, le dinamiche criminali svelate dall’operazione “Libro Nero” e i relativi arresti eccellenti non sono un fulmine a ciel sereno”

“Purtroppo, le dinamiche criminali svelate dall’operazione “Libro Nero” e i relativi arresti eccellenti non sono un fulmine a ciel sereno. Sappiamo quanto la ndrangheta e la corruzione siano ormai radicate trasversalmente nei palazzi del potere regionale e locali e nel tessuto socio-economico calabrese. Hanno fatto bene i parlamentari calabresi nazionali ed europei del Movimento Cinque Stelle a chiedere l’immediato scioglimento del Consiglio regionale e un pronto ritorno alle urne per ristabilire la legalità. E noi, come MeetUp Reggio Cinque Stelle, aggiungiamo un’ulteriore richiesta, rivolta al presidente della Commissione nazionale antimafia Nicola Morra: si tirino fuori tutti i documenti relativi al groviglio affaristico-mafioso-massonico che attanagliano Reggio e la Calabria”. L’ impegno civico del Meetup Reggio 5 Stelle è continuo: solo qualche mese fa abbiamo chiesto alla magistratura, alla cittadinanza, alle associazioni e alle scuole di sostenerci con l’evento #IoNoNdrangheta presieduto da Nicola Morra perché solo la consapevolezza dei cittadini può cambiare le cose in questa martoriata città. Il clamore di “Libro Nero” non poteva non lasciare indifferenti il MeetUp Reggio Cinque Stelle. “Il brillante ed impagabile lavoro di magistrati e polizia ha svelato un qualcosa di inquietante e sdegnoso. Inquietante e sdegnoso per via della asfissiante pervasività e dell’arrogante potenza delle cosche. E perché coloro che dovrebbero combatterle, non solo non lo fanno, ma ci vanno a braccetto, come il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Nicolò (consigliere eletto in Forza Italia e da poco passato a coordinatore regionale di Fratelli d’Italia), arrestato per associazione mafiosa, e l’esponente del Partito Democratico Demetrio Naccari Carlizzi, indagato a piede libero per concorso esterno in associazione mafiosa, o come professionisti ed imprenditori, fra i quali spiccano i fratelli Francesco e Demetrio Berna. Stessi sentimenti nei confronti del consigliere regionale Pd Sebi Romeo, finito agli arresti domiciliari, accusato insieme al maresciallo della guardia di Finanza Francesco Romeo di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Ciò dimostra come la criminalità organizzata si intrufoli facilmente nelle istituzioni, nella politica, nell’economia e nella società» affermano i simpatizzanti del Movimento Cinque Stelle.
«Ad essere coinvolti sono un politico passato da Berlusconi alla Meloni, un altro rappresentante di spicco del Pd in Calabria e cognato del sindaco Falcomatà, un altro ancora big dem e vicinissimo al governatore Oliverio. Insomma, la bassezza morale è trasversale. È inutile che il centrosinistra, del quale fa parte l’ex segretario regionale Pd Magorno ipocritamente autosospesosi, si ponga come prossima guida della Regione, anche alla luce delle accuse ancora pendenti sul presidente uscente. E neanche non può farlo il centrodestra, fra i quali c’è anche l’altrettanto discusso aspirante candidato governatore Occhiuto. E nessun altro. Va fatta una bonifica e solo il Movimento Cinque Stelle può farla”, proseguono i pentastellati. “Non bastano magistratura e forze dell’ordine, che ringraziamo per il loro instancabile e coraggioso lavoro quotidiano, ma serve una presa di coscienza dei reggini e dei calabresi. Non solo dentro le urne, dove devono scegliere solo chi rappresenti al meglio le istanze di riscatto della nostra terra, premiando onestà e qualità, ma anche nella vita di tutti i giorni, allontanando certi meccanismi che, nella “migliore delle ipotesi”, portano i privilegi ad essere spacciati per diritti. Capiamo le difficoltà in una terra assetata di lavoro e welfare, anche se non condividiamo, ma serve un sussulto etico che permetta alla stragrande maggioranza di reggini e calabresi perbene di mettere all’angolo la ndrangheta e i loro sodali”, è la conclusione del MeetUp Reggio Cinque Stelle.

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