Il deputato reggino Cannizzaro visita Maria Antonietta Rositani a Bari in un giorno difficile e le regala una gioia: “sei stato il mio arcobaleno”

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Il deputato reggino Francesco Cannizzaro ha visitato Maria Antonietta Rositani in ospedale a Bari

Il giovane deputato reggino Francesco Cannizzaro ha visitato oggi al Centro Grandi Ustionati di Bari Maria Antonietta Rositani, la donna di Reggio Calabria che sta combattendo dopo essere stata letteralmente bruciata dall’ex marito Ciro Russo. Ieri Cannizzaro aveva annunciato la visita rivendicando il successo di Forza Italia in parlamento per l’approvazione della legge che tutela le donne vittime di violenza domestica. “Le donne sono la spina dorsale della nostra società, proteggiamole!! Il vero cambiamento parte da noi uomini“, ha scritto Cannizzaro su facebook dedicando la nuova legge che nasce da Forza Italia proprio a Maria Antonietta Rositani

Cannizzaro ha incontrato i parenti della donna reggina e lo staff medico che la sta curando. Ha anche potuto parlare con lei tramite il citofono della sua stanza, regalandole qualche minuto di gioia in un giorno particolarmente doloroso. Proprio Maria Antonietta Rositani ha voluto ringraziare Cannizzaro sui social:

Francesco Cannizzaro per me stamattina sei stato il mio arcobaleno dopo una mattinata un po’ provata fisicamente sentire la tua voce mai sentita prima di oggi mi ha invaso il cuore di pace e tranquillità sei un grande uomo non lo dimenticare mai perché persone nobili e umili come te è difficile incontrarle spesso grazie Francesco di essere diventato un mio amico spero di non essere anch’io da meno a presto“.

Il deputato reggino ha dal suo canto esternato le proprie emozioni in un post ricco di emozioni:

❤️Amore e Forza💪, questo mi ha trasmesso oggi Maria Antonietta Rositani. Una visita voluta e desiderata, ho trascorso un’ora con la sua voce, non potendola avvicinare, e l’emozione trasmessa dalle sue semplici parole è stata meravigliosa. Maria Antonietta madre esemplare, con la sua voglia di vivere ha sconfitto la paura. Vicini a lei ho trovato il padre ed il fratello, provati dal dolore ma con una dignità immensa. Ad accompagnarmi il prof. Giudice, primario del Policlinico di Bari, che (nonostante la prognosi rimanga riservata) mi ha fornito notizie rassicuranti sulle sue condizioni, a casa porto l’umiltà e l’affetto nel cuore di una famiglia eccezionale che l’intera città vuole presto riabbracciare.

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