“Dare una mano colora la vita”, a Villa San Giovanni il progetto dei giovani volontari

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Dopo un lungo percorso iniziato a settembre, si è celebrata il 28 maggio a Villa San Giovanni la chiusura del progetto di volontariato “Dare una mano colora la vita” con la consegna degli attestati ai giovani volontari

Si è svolta lunedì 28 maggio, presso il Liceo “L. Nostro” di Villa S. Giovanni, la cerimonia di consegna degli attestati a conclusione del progetto “Dare una mano colora la vita”, organizzato dalla Conferenza S. Vincenzo de Paoli, “Rachele Cancelleri Lazzaro” in collaborazione con l’istituto d’istruzione superiore “Nostro-Repaci” di Villa. “Sono orgogliosa in qualità di dirigente di questo istituto di aver visto una cosi attiva partecipazione da parte dei miei ragazzi – ha dichiarato la prof.ssa Maristella Spezzano, Dirigente I.I.S. Nostro Repaci – Il volontariato offerto dalla Conferenza si è rivelato indispensabile per la loro crescita e formazione. Avere un esercito di giovani volontari pronti ad accantonare altre attività per prendere parte a questa iniziativa è una cosa che fa onore sia a loro sia a questo istituto”. Un percorso fortemente voluto e sostenuto dal presidente della Conferenza, Antonietta Lazzaro Bazzano: “Abbiamo regalato un sorriso ai nostri amici ma non solo. I ragazzi sono entrati in contatto con realtà che molto spesso rimangono nell’ombra. Non sono scappati, anzi, si sono messi in gioco e hanno creato all’interno delle case un’atmosfera familiare ed accogliente. La prova è il loro desiderio di continuare indipendentemente dalla conclusione del progetto”. 

E poi la parola al giovane Simone Sebelic, presidente dei giovani della Conferenza: “Abbiamo costruito passo dopo passo un volontariato di tutti per tutti. Seppur la matrice di questa associazione sia cattolica, all’interno di quest’ultima troviamo ragazzi di altre fedi religiose e culture. È un esempio perfetto perché da ciò capiamo come il volontariato, indipendentemente dall’associazione che lo promuova, possa diventare un centro di aggregazione e comunione, crescita e contaminazione sociale. Ogni giovane volontario si è confrontato con realtà che gli sembravano distanti. E alla fine se ne è innamorato”. All’evento sono intervenuti Suor Giuseppina Allia delle suore di Santa Giovanna Anthida a cui è affidata la gestione di “Casa Cassibile” e Piero Martello, responsabile di “Casa Corigliano”. La prima, piena della gioia che la contraddistingue, ha dichiarato: “Rimarrà sempre nel mio cuore l’attesa che le nostri ospiti avevano il pomeriggio prima che arrivassero i ragazzi. Non dimenticherò mai il loro desiderio di renderle felici, di farsi in quattro, di dare il tutto per tutto per allietare le loro giornate”. Pensiero condiviso da Martello che ha concluso sottolineando come Casa Corigliano sia stata “sicuramente un posto migliore dopo l’arrivo di questi ragazzi. I nostri ospiti sono cambiati. Sono felici. E la cosa assurda è che basta poco per renderli felici. Sono da ammirare perché potevano dedicarsi ad altro ma hanno deciso di aiutare il prossimo”.

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