‘Ndrangheta: maxi operazione contro la cosca Giampà, 9 arresti [NOMI e DETTAGLI]

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In esecuzione provvedimenti di fermo di indiziato di delitto a carico di presunti affiliati alla cosca Giampà, operante in Lamezia Terme

polizia-auto-primaA Lamezia Terme è in corso una vasta operazione antimafia denominata “Filo Rosso“: la Polizia di Stato sta eseguendo nove provvedimenti di fermo di indiziato di delitto emessi dalla Dda di Catanzaro a carico di altrettanti presunti affiliati alla cosca Giampà, operante in Lamezia Terme: l’accusa è di episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, associazione per delinquere di stampo mafioso, di numerose estorsioni a carico di esercizi commerciali ed imprenditori di Lamezia Terme, e di una serie di intimidazioni come bottiglie incendiarie e danneggiamenti con esplosivi. Alcuni appartenenti alla cosca Giampà, tornati in libertà dopo l’espiazione delle condanne riportate a seguito delle operazioni di polizia “Medusa” e “Perseo” o all’atto dell’ammissione a misure cautelari alternative alla detenzione, si sono riattivate con il fine di reimporre la loro influenza criminale nelle zone storicamente controllate dalla cosca di riferimento. Le attivita’ investigative, condotte dalla Squadra mobile di Catanzaro e dal Commissariato di Lamezia Terme, sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, ed in particolare dal Procuratore aggiunto, Giovanni Bombardieri, e dal pm Elio Romano, con la supervisione del Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri. I fermi sono scattati a causa di dissidi interni alla cosca Giampà. In particolare, a distanza di venti giorni circa dalla esplosione di un ordigno che ha investito il cancello d´ingresso della abitazione di Saverio Giampà e parzialmente distrutto la sua autovettura, una delle persone arrestate oggi era stata vittima di un feroce pestaggio da parte dello stesso Giampà e di un altro uomo finito oggi in manette. In seguito si sono succedute tutta una serie di minacce gravissime nei confronti di Giampà e dell’altro uomo che, temendo di rimanere vittima di una imboscata, aveva lasciato nel frattempo la città.

Nell’ambito dell’operazione sono stati fermati: Luigi Leone, 33 anni; Giuseppe Cappello, 33 anni; Michele Bentornato, 32 anni; Saverio Giampa’, 30 anni; Pasquale Notarianni, 31 anni; Alessandra Folino, 31 anni; Michael Mercuri, 28 anni; Gianluca Giovanni Notarianni, 24 anni; Fabio Vescio, 20 anni.

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