CittadinanzAttiva Messina: “Bonus energia”, tutto quello che c’è da sapere sugli sconti luce e gas

CittadinanzAttiva ha tenuto una conferenza stampa a Messina sul “Bonus energia”

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In questi anni, col recepimento delle direttive europee, hanno assunto rilevante importanza le misure di tutela specifica per i cittadini/consumatori vulnerabili, come i bonus per elettricità e gas. I bonus energia sono importanti sconti sulle bollette di energia elettrica e gas, introdotti dal Governo nazionale e resi operativi dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (con la obbligata collaborazione dei Comuni), per assicurare un risparmio sulla spesa energetica alle famiglie in condizione di disagio economico e fisico e alle famiglie numerose. Il bonus elettrico è previsto sia nel caso di disagio economico che in presenza di gravi condizioni di salute (disagio fisico), mentre il bonus gas è previsto per i soli casi di disagio economico.

CittadinanzAttiva ha tenuto una conferenza stampa, a Messina, sul “Bonus energia” ed ha inteso approfondire, per quanto sommariamente, alcuni aspetti socio-economici così da sottolinearne l’importanza. La conferenza stampa moderata dal giornalista Domenico Interdonato è stata tenuta da Luca Eller Vaillicher coordinatore provinciale dei “Procuratore dei Cittadini”, alla quale hanno partecipato: il presidente Giuseppe Pracanica, Angela Rizzo del coordinamento provinciale  e il consigliere nazionale Ugo Giummi.

Come risulta da recenti studi, in Sicilia stanno aumentando le diseguaglianze sociali. Nel 2008, il 20% dei più ricchi guadagnava 5,7 volte rispetto ai più poveri. Se questo rapporto, in Italia, è cresciuto del 10%, in Sicilia è andata molto peggio. Infatti, questo dato si stima in 8,3 volte contro  i 5,7 del 2008. Ovvero, la diseguaglianza è cresciuta quasi del 50%. Pertanto, rispetto all’Italia, in Sicilia questo indicatore si è aggravato di 5 volte. Una enormità. I bonus energia servono proprio ad attenuare questa diseguaglianza e sono uno strumento che va assolutamente fatto conoscere e fatto utilizzare.

Inoltre, da uno studio dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, pubblicata il mese scorso, viene a galla che dal 2014 al 2016 quasi mezzo milioni di famiglie ha cessato di utilizzare i bonus, su una platea che era 1,6 milioni nel 2014 ed è scesa, appunto, ad 1,1 milioni nel 2016. All’interno di questa consistente e repentina riduzione, il peso relativo dell’area geografica “Isole”, nel triennio considerato, per il bonus elettrico cala dal 16,4% al 13,1%. Ovvero, 1 famiglia su 5 non si è più avvalsa di questo beneficio. Anche per il bonus gas è la stessa brutta storia, anzi peggio: dall’8,2% si passa al 5,5%, cioè 1 famiglia su 3 ha perso il bonus.

Ancora Luca Eller, ha evidenziato come per le famiglie numerose (ovvero, con oltre 3 figli) a cui basta un ISEE sino a 20mila euro annui per ottenere il bonus energia, pare che le cose vadano molto male. Sebbene solo speculando indirettamente, ma per poter offrire il segno di quanto sta accadendo, pare che meramente una modesta parte si avvalga del bonus. Mediamente, in Italia, circa l’1% o poco più. Cioè 1 famiglia su 100. Eppure, i 20mila euro di soglia ISEE per le famiglie numerose sono inferiori al reddito medio di Messina che nel 2016 è stato 19.523 euro. Viceversa, pur approssimando, essendo le famiglie con più di 4 componenti circa il 6%, ovvero 6 su 100, balza agli occhi come 1 famiglia su 6 utilizzi questi bonus. Naturalmente, si ribadisce, sarebbero necessari degli studi specialistici, che lasciamo a chi approfondirà il fenomeno in atto. Però già questi dati offrono il sintomo della situazione certo non positiva per le famiglie numerose.

Luca Eller ha concluso la conferenza stampa ribadendo: “Su questi temi, che valgono tanti milioni di euro annui sottratti al reddito dei cittadini più in difficoltà, sarà bene tenere desta l’attenzione. Per metterli in grado di usufruire dei bonus. Sebbene sulla base di calcoli non raffinati, comunque si vede che la dimensione del fenomeno è macroscopica. Non è tollerabile che circa 8 milioni di euro annui, cioè 80 milioni in un decennio, escano dalle tasche dei messinesi più bisognosi anziché restare nella loro disponibilità. Tra l’altro, alimentando l’economia locale grazie agli acquisti e ai consumo che potrebbero effettuare“.

Ogni nucleo famigliare, che abbia i requisiti, può richiedere per disagio economico sia il bonus per la fornitura elettrica che per la fornitura gas. Se in casa vive un soggetto in gravi condizioni di salute che possiede i requisiti per il bonus per disagio fisico, la famiglia può richiedere anche questa agevolazione.

Si ricorda che la compensazione per la fornitura di energia elettrica e gas per disagio economico si applica anche ai beneficiari di “Carta Acquisti” (la Carta Acquisti vale 40 euro al mese, cioè 480 euro all’anno, viene caricata ogni due mesi con 80 euro e viene concessa agli anziani di età superiore o uguale ai 65 anni o ai bambini di età inferiore ai 3 anni che siano in possesso di certi requisiti, ad es. con reddito ISEE sino a € 6.788,61/anno; informazioni disponibili sul sito www.mef.gov.it).

Possono ottenere il bonus elettrico

  • tutti i clienti domestici intestatari di un contratto di fornitura elettrica, per la sola abitazione di residenza, appartenenti:

–       ad un nucleo familiare con indicatore ISEE dal 2017 non superiore a € 8.107,50;

–       ad un nucleo familiare con più di 3 figli a carico e indicatore ISEE non superiore a € 20.000;

  • tutti i clienti domestici affetti da grave malattia o i clienti domestici con fornitura elettrica presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, costretto ad utilizzare le apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita (l’elenco delle apparecchiature elettromedicali salvavita che danno diritto al bonus sono state individuate dal Decreto del Ministero della Salute del 13 gennaio 2011).

Possono ottenere il bonus gas

  • tutti i clienti domestici intestatari di un contratto di fornitura di gas naturale, per la sola abitazione di residenza, appartenenti:

–       ad un nucleo familiare con indicatore ISEE dal 2017 non superiore a € 8.107,50;

–       ad un nucleo familiare con più di 3 figli a carico e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro.

Lo sconto in bolletta passa, nel 2017, dal 20% al 30%.

 

Stima del vantaggio economico medio annuo per famiglia

Componenti famiglia

Elettricità Euro

Gas Euro

Totale Euro

1-2

112

72

184

3-4

137

72

209

Oltre 4

165

100

265

Disagio fisico (esempio: fascia media)

285-513

0

399

 

Nelle zone climatiche collinari e montane il bonus gas può anche raddoppiare ed oltre.

Pertanto, una famiglia può in totale risparmiare da 184 a 209 euro annui. Una famiglia numerosa 265 euro annui. Infine, una famiglia con un componente disagiato quasi 900 euro annui. Inoltre, tali benefici si possono sommare alla Carta Acquisti con 480 euro annui.

Si pensi che l’impatto finanziario a vantaggio dei più bisognosi può, al momento, essere stimato in 4 milioni di euro annui a Messina e 11 milioni di euro annui in tutta la provincia.

La platea delle potenziali famiglie beneficiarie in Italia è di oltre 2 milioni di nuclei. Ma, dall’indagine conoscitiva dell’Autorità è risultato che nel corso degli ultimi anni le famiglie beneficiarie hanno rappresentato, su base annua, appena il 34% degli aventi diritto al bonus elettrico e il 27% degli aventi diritto al bonus gas.

I fattori che sembrano influenzare in negativo l’accesso al bonus si riferiscono a:

  • mancato accesso all’informazione sulla disponibilità e l’impatto effettivo dello sconto;
  • percezione di “barriere burocratiche” fra i più giovani e i più anziani;
  • non adeguatezza economica del bonus in rapporto alla spesa sostenuta dalle famiglie con consumi maggiori.

Inoltre, l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha avviato una indagine demoscopica al fine di acquisire maggiori informazioni su:

  • le difficoltà incontrate dai clienti in condizioni di disagio;
  • i canali di accesso e di informazione al bonus;
  • una valutazione dell’adeguatezza dello sconto rispetto all’aspettativa.

La finalità del progetto “Bonus a sapersi”, di cui CittadinanzAttiva si fa parte attiva, è proprio quella di contribuire a diffondere le informazioni sull’accesso al bonus. Difatti, si possono stimare in 8 milioni di euro i benefici annui nella provincia di Messina che non vanno alle famiglie. Si tratterebbe di 80 milioni di euro in 10 anni che mancano ai consumi delle persone in difficoltà e al giro d’affari dell’economia locale. Su cui impegnarsi per il recupero.