Reggio Calabria, docente del Liceo Vinci trasferito d’ufficio per incompatibilità ambientale: storica sentenza del Tribunale del Lavoro [DETTAGLI]

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Reggio Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci (1)Di seguito pubblichiamo integralmente una nota di Lucio Ficara (Dirigente sindacale della Flc Cgil- RSU del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria):

“Sono Lucio Ficara docente di matematica e fisica del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria, Rsu e componente del Consiglio d’Istituto. Mi preme sottolineare che in un vostro articolo dal titolo: “Assegnazione dei docenti alle classi, Usb: “il tribunale di Reggio Calabria impone a un dirigente il rispetto dei lavoratori”, sono state riportate una serie di falsità e diffamazioni.

Infatti si riporta una farneticante nota dell’Usb Scuola Calabria in cui si sostiene “che un docente di matematica e fisica scopra un giorno di essere solo un docente di fisica, perché il suo preside ha deciso di sollevarlo dall’insegnamento della matematica, anche nelle classi in continuità, contravvenendo ai principi stabiliti dagli organi collegiali”. La nota di questo sindacato è falsa perché nei criteri adottati dal Consiglio di Istituto per l’assegnazione dei docenti alle classi è chiaramente indicata la possibilità di scorporare la matematica dalla fisica e di verticalizzare l’insegnamento delle classi di concorso A047 (matematica) e A049 (matematica e fisica) nel percorso del quinquennio liceale come previsto dalle tabelle di confluenza ministeriali applicate alle classi di concorso atipiche. Dunque appare falso e tendenzioso sostenere, da parte dell’Usb Scuola Calabria, che il preside abbia contravvenuto ai principi stabiliti dagli organi collegiali.

È anche falso il fatto, riportato sempre dall’Usb, che sia stato imposto, da parte del Tribunale del lavoro, al preside la restituzione delle ore di matematica e il rispetto della continuità didattica. Infatti l’ordinanza del giudice del lavoro sull’assegnazione delle classi, non entra nel merito, ma si limita a imporre un’assegnazione con un minore numero di classi, che secondo il giudizio dei giudici è stata invece sperequata rispetto agli altri docenti della stessa disciplina.

La nota dell’USB, pubblicata dalla vostra testata senza un contraddittorio, prosegue con una serie di diffamazioni e miserrime congetture. Infatti sostiene che il preside: “anziché applicare correttamente la sentenza, trascorra i due mesi successivi – supportato dai sindacati complici, Cgil, Uil, Gilda e Snals – a raccogliere, tra insegnanti compiacenti e alunni minorenni della scuola, le prove della presunta incompatibilità ambientale del professore, finché non ne ottiene il trasferimento d’ufficio”.

Ebbene l’ordinanza del tribunale del lavoro è stata applicata immediatamente, e anche nella massima correttezza. Il docente reclamante ha avuto tolte due classi ed ha avuto assegnato uno sportello didattico di matematica e fisica. In sostanza il docente ha avuto una nuova assegnazione di cattedra più equa nei numeri come previsto dalla stessa ordinanza.

Per quanto riguarda invece il supporto dei sindacati complici, la compiacenza degli insegnanti e degli alunni minorenni, intenti a costruire e raccogliere prove per l’incompatibilità ambientale del docente, si tratta di una pura diffamazione mezzo stampa rivolta contro un’intera comunità scolastica, che ha preferito tacere e fare parlare le carte e i tribunali. Infatti è importante sapere che sono state emesse due ordinanze di I e II grado che sostengono la piena correttezza e regolarità con cui è stato trasferito d’ufficio per incompatibilità ambientale lo stesso docente. Altro che complicità e compiacenza!!! È emerso, da parte del Collegio dei giudici del Tribunale del lavoro a cui il docente si era rivolto per avere annullato il suo trasferimento forzato, con chiarezza documentale e oggettiva che il docente a scuola ha avuto comportamenti attivi con pressioni verso i docenti, i rappresentanti sindacali, alcuni genitori e personale amministrativo, condotte di lamentele di alunni circa argomenti politici usati in sede scolastica o giudizi negativi su personalità politiche di governo.

Sentire queste storie tristi fa molto male, ma fa ancora più male sapere che esistono sindacati, come l’USB Scuola della Calabria, che invece di difendere le cause giuste e i diritti dei lavoratori, diffamano gli altri sindacati, un dirigente scolastico e addirittura un’intera comunità scolastica, senza nemmeno conoscere direttamente la questione.

Cordialmente

Lucio Ficara ( Dirigente sindacale della Flc Cgil- RSU del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria)”

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