Dialogo tra medicine all’Ordine dei Medici di Reggio Calabria

StrettoWeb

il-tavolo-dei-lavori-1“Evidenze in medicina integrata”: è stato questo il tema di un incontro, molto partecipato, promosso dall’Ordine dei Medici di Reggio Calabria e, nello specifico, dalla Commissione formazione ed aggiornamento in collaborazione con la Commissione Medicine non convenzionali. Tanti i contributi di insigni relatori e docenti universitari che hanno dato il loro apporto a questa giornata di studio. “I nostri pazienti – ha affermato in apertura il Presidente degli odontoiatri, Filippo Frattima – si aspettano tanto da noi e per questo motivo occorre essere aggiornati sulle possibilità che ci vengono offerte dalle varie medicine”. “Le evidenze – ha affermato il Dr. Antonino Zema, coordinatore della Commissione formazione ed aggiornamento – devono avere un ruolo preminente nelle decisioni terapeutiche cioè la medicina basata sull’evidenza è un approccio incompleto che va integrato. Il nuovo sistema sanitario e sociale è rappresentato dalla cosiddetta medicina integrata in cui si è convinti della possibilità di poter riunire la medicina basata sulla prescrizione di farmaci omeopatici insieme alla medicina accademica. Lo scopo di questo incontro è quello di promuovere uno scambio interdisciplinare”. “La chirurgia – ha sottolineato il Vicepresidente dell’Ordine dei Medici, dr. Giuseppe Zampogna – è un’arma indispensabile nel trattamento di numerose patologie, soprattutto di quelle neoplastiche che richiedono una speciale valutazione preoperatoria anche di tipo olistico: pertanto l’intervento dovrebbe essere programmato adeguatamente per cogliere il momento più favorevole. L’utilizzo e l’integrazione razionale e sinergica con determinate sostanze negli abituali schemi terapeutici, da sempre utilizzati, non può che potenziare l’azione delle varie opzioni terapeutiche e preparare l’iter di un percorso curativo con benefici per il benessere dell’organismo e delle sue risposte immunitarie necessarie in caso di stress chirurgici”. Il dr. Zampogna ha evidenziato come l’Ordine dei Medici sia in possesso già di un albo di medici omeopatici mentre si attende una legge che cristallizzi le evidenze scientifiche delle medicine non convenzionali mettendo, al contempo, i necessari limiti.

Per il dr. Vincenzo Falabella, già primario psichiatra e fra i promotori dell’iniziativa “questa giornata mira a fare il punto sull’integrazione fra le varie medicine, cercando di favorire l’incontro tra le diverse discipline”.
“L’Ordine di Reggio è stato il primo in Italia – ha rammentato il dr. Falabella – a recepire questo tipo di formazione riconosciuta anche a livello internazionale”. “Questo corso – ha evidenziato il Dr. Marco Tescione, consigliere dell’Ordine – rappresenta un’utile riflessione metodologica sulla medicina basata sulle prove di efficacia. La complessità e l’imprevedibilità del decorso clinico del malato critico richiede molto rigore nella relazione e nell’interpretazione della letteratura di riferimento”. Il Prof. Luigi Lombardi Satriani ha rievocato i tratti essenziali della figura di Natuzza Evolo ed ha commentato un documentario sulla mistica, realizzato dallo stesso antropologo. “Natuzza – ha rammentato il Prof. Lombardi Satriani – ha mostrato doti di straordinaria bontà, semplicità ed umiltà e soprattutto una grande dedizione all’ascolto del dolore degli altri ed a farsene carico usando la parola come terapia. Con il suo eloquente linguaggio del corpo ci ha aiutato a capire le ragioni della vita nelle ragioni della morte”. Secondo il dr. Pietro Varano, “grazie ai progressi della epigenetica e della farmacogenomica è possibile comprendere meglio la teoria omeopatica”. Il Prof. Roberto Miniero, ordinario di Pediatria all’Università di Catanzaro, ha relazionato sulle “evidenze scientifiche per la medicina complementare applicata in età pediatrica” mentre il dr. Gaetano Arcovito, dirigente medico presso l’Asp di Messina, ha analizzato la ricerca nella medicina tradizionale cinese. Il dr. Vito Antonio Manzo, dirigente medico presso l’Asl di Portici, ha parlato de “l’evidenza in geriatria omeopatica”. “La fisica delle evidenze nella medicina di regolazione” è stato il tema dell’intervento del prof. Dino Costa, ricercatore presso il Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra presso l’ateneo messinese. Le altre relazioni sono state curate dal Prof. Massimo De Majo, ordinario di semiotica e patologia medica al Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Messina; dal dr. Sebastiano Di Salvo, dirigente medico di Epatologia al Policlinico Mater Domini di Catanzaro, dal dr. Egidio Galli, specialista in Medicina dello Sport.

Condividi