Ieri al centro Sociale Baden Powell si è tenuta la prima riunione del Comitato Basta un sì – Cambiare si può di Villa San Giovanni di sostegno alla riforma costituzionale
Si è svolta il 6 luglio u.s., presso il centro sociale Baden Powell, la prima riunione organizzativa del Comitato Basta un sì – Cambiare si può di Villa San Giovanni. I 50 soci fondatori hanno, così, dato esito all’impulso proveniente dal gruppo consiliare (Freno, Idone e Bellantone) e dal Circolo Territoriale del Partito Democratico. Si struttura in tal modo anche a Villa – sulla base della piattaforma nazionale “basta un sì” – uno strumento di conoscenza e di diffusione delle ragioni della riforma costituzionale che attende il referendum confermativo; uno strumento che si offre a tutte le realtà associative cittadine che vogliano, da qui ad ottobre, promuovere incontri e dibattiti tesi a sostenere e corroborare il diritto alla conoscenza degli elettori, diritto assolutamente propedeutico all’esercizio consapevole del voto. Gli interventi che si sono succeduti nel corso dell’incontro hanno avuto più temi comuni: coinvolgimento dei giovani; impiego tanto degli striimenti classici di propaganda, quali il volantinaggio, quanto delle moderne piattaforme social; la realizzazione di una serie di incontri formativi sul merito della Riforma.
I membri del Comitato – lo si evince dai nomi dei componenti – hanno assicurato ed assicurano per i nuovi auspicabili aderenti la più ampia possibilità di partecipazione e di adesione, la massima libertà d’azione – aldilà degli steccati partitici – e, nello stesso tempo, hanno rivendicato la natura strettamente politica del comitato; una politica declinata in senso riformistico, aperta al cambiamento ed all’efficienza, nemica della palude.
Occorre, infatti, ribadirlo: l’appuntamento referendario del prossimo autunno costituisce un’occasione imperdibile per chi interpreta il proprio impegno in politica come visione e costruzione del futuro, come battaglia finalizzata al potenziamento e all’efficienza delle nostre istituzioni democratiche.
VOTARE Sì ha il senso di superare un farraginoso ed elefantiaco bicameralismo paritario già criticato dai Padri Costituenti più accorti, ha il pregio di abbandonare l’abuso della decretazione d’urgenza attraverso la previsione di un iter privilegiato per i disegni di legge governativi, ha lo scopo di ripensare il nostro regionalismo – così lontano, purtroppo, da quello teorizzato da Sturzo – evitando sprechi di risorse e confusione di competenze. Da ultimo, il Comitato ha designato il quadro direttivo: Enzo Musolino, coordinatore; Domenica Imbesi, vice coordinatore; Giuseppe Sofi, segretario tesoriere.