Il futuro di MessinAmbiente è appeso a un filo: la partecipata addetta alla gestione dei rifiuti vanta, infatti, bilanci assai onerosi per le dissestate casse di Palazzo Zanca e la futura adesione alla multiservizi targata Amam non sembra possa risollevare le cose nel medio periodo. A gravare sulla società in liquidazione sono principalmente i costi del personale, che si aggirano sui 22 milioni di euro a fronte di un piano Tari da 44 milioni. Anche i mezzi, di cui le forze sindacali lamentano la fatiscenza, hanno cifre da capogiro che superano i cinque milioni di euro, segno che alle spese non segue un corrispettivo di qualità né in termini di strumenti né in termini di servizi offerti all’utenza.
MessinAmbiente, mezza Tari viene spesa per pagare il personale
I costi della partecipata preoccupano Palazzo Zanca: la fusione con l’Amam potrebbe amplificare i problemi per il Comune di Messina



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