Tutta la CISL reggina – scrive in una nota- aderisce alla “Marcia delle Donne e degli Uomini scalzi” . Non possiamo restare a guardare donne, bambini e uomini che fuggono dalle guerre, dalle violenze con indifferenza o alzando filo spinato, muri e discriminazioni. La Comunità Internazionale, l’Europa, noi tutti-prosegue- non possiamo girarci dall’altra parte. Non retorica e slogan, ma solidarietà ed integrazione vera; in particolare dopo i salvataggi in mare e la prima accoglienza”.
Questo sia veramente “ l’inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti. Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze “
“Partendo da queste affermazioni del Manifesto della “ Marcia” – conclude la Cisl– che aderiamo convinti a tutte le iniziative sul territorio ed in particolare a quella di domani, venerdì 11 settembre dalle ore17,30, a Reggio Calabria”.



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