Il sindaco di Messina ricorre alle analogie con la festa religiosa per rinnovare il suo impegno come amministratore. Manca il “Viva Maria”
In attesa della celebrazione di oggi, che partirà alle 18.30 da Piazza Castronovo, il sindaco Accorinti ha voluto celebrare la festa della Santissima Madre con un messaggio rivolto ai cittadini. Un mesaggio più incentrato sul senso temporale della sua missione che non sulla festa spirituale di Maria. Ed i parallelismi tra la girata e la svolta elettorale, fra la tirata e gli sforzi quotidiani del Comune, lo testimoniano. Ai lettori il giudizio.
“La Festa della Vara è senz’altro l’appuntamento più atteso e sentito dell’anno per il popolo messinese. Una tradizione che si rinnova da più di cinquecento anni, che ormai fa parte del nostro Dna culturale e che vede la partecipazione sentita di decine di migliaia di fedeli e di affezionati a questo antico rituale. Ecco, in questi due anni di esperienza amministrativa ci siamo sentiti alcune volte sostenuti dai cittadini messinesi, ci siamo sentiti una sola cosa con la città, e questo ci ha permesso di fare cose che sembravano impossibili. Altre volte, anche per colpa nostra, non siamo riusciti a creare questo legame, questa sinergia, che può farci fare quel salto di qualità che molti messinesi si aspettano e meritano. Ma, la Festa della Vara ci insegna anche questo: prima di partire, prima dello strappo, c’è uno sforzo congiunto che non dà subito risultati”.
“La Vara rimane immobile mentre un migliaio di uomini e donne, giovani ed anziani, tirano le corde con tutte le loro forze. Se si facessero prendere all’ansia, se perdessero la fiducia in se stessi, mollerebbero le corde e la Vara resterebbe ferma come una roccia. E invece dopo qualche secondo/minuto che sembra una eternità arriva ‘lo strappò, si rompe la forza dell’inerzia e la Vara inizia il suo percorso”. “Crediamo – continua il primo cittadino di Messina – che quanto sia avvenuto due anni fa, nelle elezioni amministrative, abbia molto a che fare con questo ‘strappo’. I cittadini messinesi hanno creduto che era possibile fare ripartire questa città che sembrava finita in un pozzo senza fondo. C’è stato lo ‘strappo’ e la città è ripartita tra l’entusiasmo di molti. Poi è subentrata la stanchezza, la fatica, il disincanto. Ma, anche questo ci insegna il cammino della Vara: il percorso è lungo, faticoso, non privo di ostacoli – dalle buche ai rami degli alberi- e qualcuno molla, qualcun altro continua stancamente, ma la maggioranza continua a tirare con forza e convinzione”.
“È con questo spirito che noi intendiamo andare avanti. Le difficoltà sono tante e le politiche di austerity hanno tagliato anno dopo anno i trasferimenti dello Stato agli enti locali, colpendo i servizi essenziali anche nella nostra città. Eppure, malgrado le ristrettezze economiche, questa amministrazione è riuscita a realizzare piccole e grandi cose, grazie al sostegno volontario di tanti cittadini, all’impegno dei dipendenti comunali che hanno creduto in questa scommessa, alla costanza ed alla abnegazione di questa giunta. Certo, non sono mancati gli errori, spesso legati all’inesperienza, ma siamo vicini alla ‘girata’, a quel momento magico che i tiratori della Vara conoscono bene e che vivono ogni anno vivono con tanta trepidazione. Con questi sentimenti quest’anno invitiamo tutti i messinesi a vivere questa giornata di festa con un rinnovato entusiasmo e con un rinnovato impegno d’amore verso la nostra città. W La Festa della Vara”.