Messina, Ospedale Piemonte: punto e a capo. A Palermo l’intesa è a rischio

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Ardizzone non calendarizza il ddl sull’accorpamento del Piemonte col Centro Neurolesi e scatta la polemica. Formica e Picciolo vanno all’attacco, ma il presidente dell’Ars respinge le accuse

manifestazione piemonte (15)Le dimissioni di Lucia Borsellino e la precarietà sopraggiunta del Governo Regionale non potevano non costituire una minaccia per il futuro dell’Ospedale Piemonte. La partita sembra essersi riaperta e l’accorpamento col Centro Neurolesi Bonino-Pulejo è tornato in discussione.

A Palermo, infatti, nella giornata di ieri il presidente dell’Ars ha bloccato l’iscrizione all’ordine del giorno del ddl sul nosocomio cittadino. Immediata è arrivata la reazione stizzita di Santi Formica, capogruppo della Lista Musumeci: “Nonostante il ddl sia stato approvato dalla Commissione sanità e sia pronto per l’aula, si rifiuta di iscriverlo all’ordine del giorno con la scusa che il nuovo assessore Baldo Gucciardi avrebbe chiesto del tempo per riflettere sull’argomento. La verità è che, anche alla luce delle notizie di cronaca degli ultimi giorni, appare sempre più evidente l’intento, da parte della maggioranza, di mettere pesantemente le mani sulla sanità ed è la conferma del disagio che ha indotto Lucia Borsellino a dimettersi per le pressioni affaristiche e lottizzatorie che costantemente riceveva“.

Picciolo CardinaleSulla stessa lunghezza d’onda, seppur con toni più sfumati, Beppe Picciolo, leader del Pdr e promotore della fusione agognata: “purtroppo anche oggi constatiamo che pur volendo dare il tempo necessario al neo assessore Gucciardi per studiare il Ddl, ancora qualcuno ritiene che sia meglio che non si tocchi nulla e che Messina, perdendo anche chances insperate come quella trovata per salvare gli acuti al Piemonte, continui ad essere la cenerentola della Sicilia”.

Ardizzone, preso di mira per i suoi tentennamenti, ha rispedito ai mittenti le accuse, evidenziando i propri dubbi in merito alla destinazione dei posti letto della nascente struttura. Più duro il giudizio del neo-assessore alla Salute. Gucciardi ha liquidato le obiezioni di Formica come “frasi estemporanee e fuori luogo, nel merito oltreché nella forma“.

Intanto, sempre sul versante sanitario cittadino, si registra la protesta dei lavoratori del Papardo-Piemonte per i carichi eccessivi. La Fp Cgil, in una nota inviata al Direttore Generale dell’azienda, sottolinea “l’obiettiva impossibilità di garantire prestazioni di qualità in sicurezza” a fronte di un numero ridotto di infermieri ed ausiliari, invitando l’establishment del polo a mettere in atto “tutte le iniziative utili e consequenziali” per scongiurare le criticità agostane.

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