“Chiediamo a Maria di liberarci dall’immagine negativa che di noi e della nostra terra si e’ formata l’opinione generale. Fa emergere quanto di positivo esiste, l’amore per le nostre radici, la caparbieta’ di fronte alle difficolta’ e la bellezza della nostra terra“. Lo ha detto il vescovo di Locri, mons. Francesco Oliva, nell’omelia nel corso della messa per la Festa della Madonna di Polsi. Mons. Oliva e’ alla sua prima festa a Polsi dopo la sua nomina a vescovo di Locri in sostituzione di mons.Fiorini Morosini, nominato arcivescovo di Reggio Calabria. Il rito si e’ svolto davanti a centinaia di fedeli giunti nel luogo di culto mariano nel comune di San Luca, noto per i summit che, secondo quanto e’ emerso da diverse inchieste della magistratura, le cosche di ‘ndrangheta vi tenevano in coincidenza della festa dell’1 e 2 settembre per decidere strategie e affari. “Chiediamo a Maria – ha aggiunto il presule – se e’ possibile ancora amare in questa nostra terra spesso bagnata di sangue. Se e’ possibile continuare a sperare quando la realta’ di ogni giorno nega i sogni e ogni progetto di vita, nelle periferie, nelle regioni meridionali, nella nostra terra di Calabria, nella locride, in questi nostri piccoli centri. Qui tutto appare piu’ difficile: migliorare le proprie condizioni di vita, cambiare. L’attenzione generale, poi, sembra rivolta altrove, laddove si giocano gli interessi del potere economico. Chi si trova nelle periferie sembra essere escluso dal gioco. Di noi si parla solo in negativo e questo condiziona gravemente il nostro sviluppo“.




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