Confindustria Reggio Calabria:”Zone franche urbane, in arrivo esenzioni fiscali e contributive per le piccole e medie imprese”

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Confindustria Reggio CalabriaConfindustria Reggio Calabria ha ospitato il seminario tecnico e formativo sul recente bando per la concessione di agevolazioni destinate alle Pmi. Richiesta la localizzazione in aree di limitata estensione territoriale e in attesa di riqualificazione. Interessate la ZFU di Catona e i comuni di Villa, Motta, Scilla, San Roberto, Bagnara, Campo Calabro e Calanna.

Fino al prossimo 28 aprile le imprese potranno presentare istanza, reperibile sul sito del ministero dello Sviluppo economico, per accedere alle misure di agevolazione contemplate nel bando pubblicato sulla scorta del rifinanziamento della legge istitutiva delle Zone franche urbane (ZFU). Si tratta di esenzioni fiscali e contributive per attività produttive situate in territori infracomunali precisamente individuati, a limitata estensione territoriale e in attesa di interventi di riqualificazione. Nel comune di Reggio Calabria è contemplato il quartiere di Catona.

L’avvocato tributarista Rocco Iemma, avvalendosi anche della consulenza del commercialista Francesco Caracciolo, si è intrattenuto nella sala riunioni di Confindustria Reggio per rispondere ai tanti quesiti posti dagli associati nel corso del partecipato seminario. Adesso, infatti, è possibile presentare istanza di accesso al fondo, a condizione che si abbiano sede e attività a Catona e che si sia già impresa, piccola o media, al momento della presentazione della richiesta.

Il seminario introdotto dal presidente degli Industriali reggini, Andrea Cuzzocrea, ha affrontato le questioni basilari delle imprese ammesse all’istanza, delle somme assoggettabili ad esenzione e della quantificazione dell’importo oggetto della richiesta che può arrivare ad un massimo di 200mila euro concessi per tre anni. Esso è, altresì, vincolato alla permanenza sul territorio della ZFU per almeno cinque anni. Si può usufruire di agevolazioni fino ad un massimo di 14 anni in percentuale decrescente e sempre entro il tetto massimo di 200 mila euro.

Sono escluse dalle agevolazioni le imprese del settore pesca e acquacoltura, quella del settore carboniero, le imprese in difficoltà e quelle che hanno già usufruito di incentivi per l’imprenditoria giovanile, a meno che non abbiano optato per il regime ordinario. Dunque realtà produttive che abbiano già usufruito di altre agevolazioni.

Tutte le altre possono accedere con istanza per ottenere esenzioni dall’Ires (Imposta sul reddito della società), dall’Irap, dall’Imu e dai contributi previdenziali solo per lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato o a tempo determinato, con contratto non inferiore ai 12 mesi. Quest’ultima misura è ancorata all’assunzione di almeno il 30% dei dipendenti residenti nel Sistema locale di lavoro di riferimento. Nel caso della ZFU di Catona, il Sistema locale del lavoro di Reggio comprende anche altri comuni tra cui Villa San Giovanni, Motta San Giovanni, Scilla, San Roberto, Bagnara, Campo Calabro, Calanna.

Ad esclusione dell’Imu (ancorata alla sede legale o amministrativa nel territorio di Catona anche con un solo dipendente part-time, come nel caso di alcune imprese qualificate come non sedentarie), le altre esenzioni sono legate al fatturato che deve essere realizzato a Catona. Lo spirito delle legge è infatti quello di riattivare i processi produttivi in loco.

Il seminario ha poi approfondito altri aspetti relativi alla definizione di attività imprenditoriale non sedentaria (es. cantieri edili), svolta prevalentemente o esclusivamente fuori dagli uffici e quindi dalla Zona franca urbana.

In questo caso l’accesso alle agevolazioni potrebbe limitarsi alle esenzioni in materia di Imu e di contribuzione del personale dipendente ed è comunque vincolato ad una sede a Catona con almeno un dipendente. L’alternativa per accedere anche alle altre agevolazioni è quella di realizzare un volume di affari pari al 25% sempre nel territorio di Catona. Si consiglia a questo fine, per le imprese non sedentarie, il ricorso alla contabilità separata.

Per quanto concerne i professionisti, la materia è ancora in corso di definizione. Al momento possono accedere a queste misure professionisti che siano iscritti al registro delle imprese.

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