Messina, la proposta di Reset! per lo smaltimento dei rifiuti

tinagliaSi è svolta questa mattina, presso la sala ovale di Palazzo Zanca, la conferenza indetta dal movimento Reset! per proporre uno studio sulle modalità di smaltimento rifiuti. Messina, come è noto, abbonda di materia prima in questo caso, e le recenti contestazioni davanti al Comune al pagamento della Tares dimostrano la necessità di un’inversione di tendenza.

Alessandro Tinaglia ha dunque presentato il lavoro del suo gruppo, che lo vede consulente insieme all’architetto Massimo Potenzone e l’ingegnere Simona Cavallaro, mentre, in qualità di progettisti, figurano gli ingegneri Luca Barresi e Roberto Campagna.

Consegniamo alla città una soluzione in base alle esigenze dei cittadini. Sulla Tares e sul servizio rifiuti abbiamo sentito anche troppe fandonie” . Esordisce così il rappresentante del movimento in merito ad un tema che in questo periodo si è rivelato a dir poco scottante. “Reset ha scelto di non stare con chi vuol fare opposizione solo per pretesto. Piuttosto che fare le pulci all’ amministrazione tentiamo di promuovere una tipologia di lavoro basato sulla collaborazione e il confronto. Tra un paio di settimane – prosegue Tinaglia – noi e l’ amministrazione presenteremo il progetto della flotta Comunale“.

Reset! conferma dunque l’approccio propositivo avuto anche in campagna elettorale, e, nel caso specifico, presenta un elaborato che può essere suddiviso in proposte a breve, medio e lungo termine.

La prima fase riguarda le azioni da intraprendere, senza fare particolari investimenti, per raggiungere una percentuale di raccolta differenziata pari al 18% ed abbattere così i costi di circa due milioni di euro. I rifiuti speciali dovrebbero quindi essere gestiti direttamente dalle aziende produttrici e contestualmente, i cittadini verrebbero incentivati dalla presenza di punti di raccolta in prossimità dei centri.

Lo “step 2”, ovvero le azioni da intraprendere nei 12 mesi successivi , riguardano la riorganizzazione totale del sistema di smaltimento dei rifiuti in città; in pratica si svilupperebbero parallelamente due modalità di raccolta: per quanto riguarda il I ed il VI quartiere, dove il tipo di abitazioni ( su base orizzontale ) lo consente, verrebbe applicato il servizio “porta a porta” , mentre nelle restanti zone della città verrebbero istallati circa 1000 eco punti con il riconoscimento dell’utenza. Ovviamente nello stesso tempo si realizzerebbero un impianto di compostaggio in zona Mili, e due impianti, di selezione del secco e di smaltimento del rifiuto residuale in zona Pace.

L’ultima mossa, quella che dovrebbe rivelarsi vincente, prevede la nascita di aziende strettamente connesse allo smaltimento dei rifiuti che creerebbero nuovi posti di lavoro. Dalla spazzatura dunque potrebbero nascere interessanti opportunità per il territorio messinese.

E’ importante quanto necessario riuscire ad impostare una visione di insieme per generare un giusto progetto a lungo termine che riesca a tirare fuori la città di Messina dal pantano in cui da anni è invischiata. Occorrono scelte coraggiose e tattiche di gioco che mirano alla vincita del campionato, e non solo del primo tempo della partita. Per questo è utile la proposta di Reset!, così come tutte le future indicazioni che partono dai cittadini e da professionisti decisi ad applicare le loro conoscenze per uno scopo comune.

Quella dei rifiuti è una bella prova , occorre affrontarla con la massima serietà e impegno da parte di tutti.