“Bergamotto, una miniera d’oro verde”: l’e-book di Carmelo Spanti, un “libro-obiettivo”

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bergamotto“La Calabria sembra essere stata creata da un Dio capriccioso che, dopo aver creato diversi mondi, si è divertito a mescolarli insieme”.

Questo pensiero di Guido Piovene messo lì ad introdurre la presentazione dell’autore, racconta l’universo mondo che Carmelo Spanti ha racchiuso nelle quasi trecento pagine del suo lavoro sul Bergamotto  e, nella fattispecie, la storia di questo agrume prezioso è lo specchio delle infinite risorse e delle altrettante contraddizioni che caratterizzano un territorio, o per meglio dire, un mondo, quello calabrese e in particolare quello reggino, unico al mondo per bellezze naturali, per  tradizioni e cultura e per capacità intellettive e non può certamente essere considerato un caso se il Bergamotto, questo frutto misterioso e  dalle innumerevoli proprietà abbia scelto proprio il litorale di Reggio Calabria e della sua provincia più prossima  per la sua produzione. Baciata dalla fortuna, dunque, questa terra, se la natura l’ha dotata di quella che Spanti definisce con felice intuizione  “una miniera d’oro verde”. Miniera inesauribile, che se ben utilizzata potrebbe costituire una risorsa di ampio respiro.

Carmelo Spanti, il giovane autore, fa un’analisi molto dettagliata dell’oro verde : dagli aspetti storici a quelli scientifici, da quelli territoriali a quelli esteri. Lavoro di ricerca e lavoro sperimentale: sui libri e sul campo. So bene quanto sia difficile fare  ricerca su testi, un impegno da certosino che richiede determinazione e ostinazione e difficile  è anche riuscire a capire le dinamiche di un settore complicato e frammentato, come quello del bergamotto, la cui produzione  alquanto ristretta è suddivisa in un grande  numero di coltivatori, in buona parte  sollecitati solo da sentimenti di affezione, non certo dal guadagno.

Un racconto culturalmente  affascinante certamente quello di Spanti che narra come le origini di questo frutto abbiano  il sapore della leggenda, perché di fatto non si sa come e quando il bergamotto sia comparso nella nostra terra, e anche il nome non è chiaramente comprensibile, che non sia veramente “il pero del Signore”?

Ricerca storica minuziosa dagli anni intorno alla metà del diciottesimo secolo, pare, infatti, che la presenza in zona sia databile intorno al 1750, fino ai nostri giorni, passando con eleganza e determinazione attraverso i torti subiti dal Risorgimento in avanti dalla Calabria e dal Meridione tutto. L’ampio spazio dedicato alla ricerca storica non è pesante, aneddoti piacevoli a corredo rendono, infatti,  la lettura oltremodo piacevole. Analisi dettagliata l’autore fa, poi,  dei diversi tipi di frutto distinti da specifiche denominazioni e anche delle parti che compongono il singolo frutto, come anche si sofferma con dovizia di particolari sui diversi metodi di spremitura con l’introduzione di macchine inventate da appassionati  reggini cultori del Bergamotto.

Particolare attenzione è  dedicata anche alla declinazione degli impieghi del frutto, del quale non si butta proprio nulla: dalla buccia l’olio e l’essenza, dalla polpa mangime per animali, e poi realizzazioni artistiche artigianali e i diversi usi, dalla medicina, alla cosmesi, alla gastronomia con molteplici impieghi in pasticceria e alla liquoreria e quant’altro la fantasia e creatività possa immaginare.

Carmelo Spanti si sofferma con meticolosità sugli aspetti amministrativi-politici e sociali e dopo aver percorso un vero e proprio  slalom tra le varie iniziative finalizzate all’organizzazione e alla  promozione  e diffusione del frutto,  onde evitare che molti addetti abbandonino il settore per scoramento.

E qui viene fuori quello che, secondo me, è l’aspetto più interessante  di questo e-book , che consiste nella proposta di fare  qualcosa di valido che possa garantire l’esistenza in vita di questo  frutto dal profumo  inebriante. Spanti, dunque, illustra  la proposta di realizzare il Progetto I.C.E.BERG,  Increasing Calabrian Exportation Through Bergamot, i cui obiettivi generali  sono :

  1. Incremento dell’intera filiera del bergamotto di Reggio Calabria e del comparto di trasformazione limitrofo.
  2. Incremento delle esportazioni Regionali tramite l’espansione e la commercializzazione della risorsa bergamotto                  

Questa idea imprenditoriale  viene descritta minutamente  con un attento studio di fattibilità sulle diverse fasi di realizzazione, della motivazione e della sostenibilità, di impatto ed efficacia, con uno sguardo importante  sull’azione di comunicazione e promozione internazionale guardando ad un futuro denso di profumo.

Libro-obiettivo, quindi, quello di Spanti, dalle cui pagine pregevoli  si respira  l’amore che l’autore nutre verso la propria terra. L’unica nota negativa in questo lavoro è rappresentata  da molte ripetizioni, dal fatto che alcuni concetti vengono ribaditi più volte in parti diverse dello scritto;  a mio avviso, questa imperfezione è dovuta alla forma di pubblicazione  digitale laddove  il cartaceo dà maggiore possibilità di revisione e comunque  si tratta di eccezioni  facilmente regolabili dal giovane e preparato autore.

Il libro Bergamotto/ una miniera d’oro verde edito da Asterisk edizioni nella Collana Virgola  è da leggere perché nel ristretto spazio di una recensione non è possibile rendere conto e merito di una fatica sicuramente importante che rappresenta una pietra miliare nella utilizzazione economica e sociale di una risorsa unica, irripetibile, precipua, peculiare, calabrese di Reggio Calabria.

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