Elezioni Messina, Garofalo a Strettoweb: “Abbiamo pagato il prezzo dell’amministrazione uscente”

StrettoWeb

vincenzo garofaloEnzo Garofalo, candidato del centrodestra che ha ottenuto il 18,49% dei consensi, con 15.130 voti, come in tutte le altre amministrative 2013 del resto d’Italia, ha visto la sua forza politica perdere contro il centrosinistra, e ammette di aver pagato anche gli errori della classe politica messinese precedente. Gli abbiamo chiesto un parere su come andrà il ballottaggio che vede scontrarsi Felice Calabrò e Renato Accorinti. Non posso che prendere atto che evidentemente hanno preferito il centrosinistra, adesso c’è un ballottaggio, vedremo. Noi saremo all’opposizione e faremo un’opposizione nell’interesse della città

Cosa pensa quindi che avverrà al ballottaggio?

Ma è presto per dirlo, è un ballottaggio interessante perchè abbiamo due proposte diametralmente opposte, una che ha una struttura politica e chi invece parte dal movimentismo. E’ interessante capire cosa succederà, in questo momento non riesco a fare una previsione“.

Per quanto riguarda Renato Accorinti, si aspettava che potesse riscuotere un successo del genere?

Beh si, me lo aspettavo, anche perchè gli elettori che in questi anni hanno scelto di non votare le espressioni della politica tradizionale, hanno trovato in lui, lo immaginavo, un’interessante proposta. Poi, un’altra cosa da aggiungere è che la sua presenza ha creato, a mio avviso, le condizioni perchè ci fossero più elettori“.

Sul risultato del “suo” centrodestra, pensa che ci sia stato qualche errore, da parte vostra?

Degli errori sicuramente ci saranno stati, altrimenti avremmo vinto, no? Ovviamente è una battuta per dire che faremo un’analisi attenta. Noi, prima di questa campagna elettorale, ci siamo chiesti in che direzione dovesse andare la nostra proposta. Abbiamo presentato una serie di persone nuove, abbiamo dato un segnale di rinnovamento, abbiamo cercato di andare a incontro a quello che, abbiamo immaginato, fosse ciò che la gente voleva. Certo, sapevamo di partire da una giunta di centro destra che aveva lasciato la città nelle mani di un commissario, però abbiamo cercato di spiegare che tutto questo era presente anche nell’altro gruppo. Sapevamo comunque che avremmo pagato il prezzo dell’amministrazione uscente. Tra l’altro, in una situazione nazionale in cui il centro destra non vince in nessun posto, unito al passato di insoddisfazione, ai problemi economici, tutto questo insieme io l’ho pagato. Lo sapevamo, ma comunque abbiamo cercato di proporre qualcosa di differente. Ma tra il “differente Garofalo” e il “differente Accorinti” è stato più credibile in una misura maggiore il secondo“.

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