Turismo e cultura, un binomio vincente per quelle Regioni Italiane che, come la Calabria, puntano sull’attrazione dei forestieri nelle loro aree di grande interesse storico, archeologico e culturale. I vacanzieri, infatti, sono sempre piu’ orientati verso visite nelle localita’ di rilievo artistico e storico e sempre piu’ attratti da manifestazioni identitarie di grande richiamo e da itinerari culturali, un successo agevolato dalla tendenza alla destagionalizzazione e alla riduzione della durata media del viaggio. Questo trend e’ confermato dai dati raccolti dall’Ufficio Statistico del Ministero per i Beni e le Attivita’ culturali. Nel primo semestre 2011, in Calabria è cresciuto del 18,5% il flusso turistico nelle località di interesse storico-artistico, solo il Lazio (+22,1%) e la Sardegna (+20,3%) hanno fatto meglio, al quarto posto c’è il Piemonte con un +15,3% mentre tutti gli altri seguono staccati.
Le localita’ artistiche sono state le mete di vacanza piu’ frequentate, con il 38,6% delle vacanze totali, in aumento di quasi un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2010. Anche le visite ai siti archeologici sono in aumento dell’1% rispetto al 2010. Analizzando le aree prodotto, nel primo semestre dell’anno le localita’ balneari, pur rappresentando una buona quota di mercato (31,7%), sono il secondo prodotto turistico dopo le citta’ d’arte, in leggera diminuzione in confronto allo scorso anno (-0,8%).
Un’ottima notizia per il governatore Scopelliti, il dirigente del settore Raffaele Rio e tutta l’Amministrazione Regionale, oltre che per gli operatori turistici e, grazie all’indotto, per gran parte della cittadinanza delle località culturalmente più pregiate della Regione.




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