“Cagata colossale”, “Chi è il responsabile di sta merda?”, “Color merda”, “Una cagata! Sarei curioso di sapere chi è stato a fare un obbrobrio del genere”, “Come la Corazzata Potemkin” (la Fantozziana ‘cagata pazzesca’, ndr). Meglio fermarci qui. Sono i commenti che si leggono, nelle ultime ore nella pagine social e nei gruppi dei tifosi in cui si parla del nuovo parquet del PalaCalafiore, visto per la prima volta ieri in occasione del Trofeo Sant’Ambrogio. Il tenore lo avete capito, non serve insistere.
La bocciatura è stata praticamente unanime, c’è solo qualche highlander che prova a resistere auspicando che sia solo questione di abitudine. Quel mix di marrone, beige e bianco non ha convinto i tifosi della Viola e, siamo sicuri, nemmeno quelli di Domotek, Bic, Dierre e delle altre società che usufruiranno del PalaCalafiore.
Mentre in NBA criticano i parquet sgargianti (anche troppo), legati ai colori delle squadre, utilizzati in occasione dell’In Season Tournament, a Reggio Calabria abbiamo scelto di fare un passo indietro rispetto alla modernità. Diciamo anche due o tre. Uno stile sobrio, spento, di quelli che non catturano l’occhio. Già il basket fatica a coinvolgere tifosi, guardare quel mix di colori fa anche passare la voglia.
Ma poi… il marrone. Sembra il pavimento di una casa antiquata. E no, non provate a dire che è il colore della città, per favore (anche perchè non è amaranto). Per non parlare poi dei seggiolini gialli del parterre, che già fanno a botte con il mix degli altri bianchi e arancioni delle tribune e le panchine blu, ma poi accostati al marrone sono un bel pugno nell’occhio con il tirapugni con scritto “armocromia” sulle nocche. Per i canestri si valuta il fucsia?
A questo si aggiungono anche le lamentele segnalate per alcuni pixel non funzionanti nei tabelloni e la denuncia del degrado in cui versa la struttura, segnalata da un nostro lettore (FOTO).
Tornando alla scelta dei colori del parquet… appare davvero incomprensibile. E ci hanno lavorato talmente tardo da consegnarlo in ritardo impedendo alla Viola di giocare due amichevoli in casa: una annullata contro Catanzaro, l’altra giocata addirittura in trasferta fuori regione!
L’Amministrazione ha avuto l’abilità non di dividere i tifosi, ma di unirli in una sonora bocciatura. Magari, prima di prendere decisioni del genere, sarebbe stato utile ascoltare proprio il parere dei tifosi con un’iniziativa che li coinvolgesse, o almeno affidarsi a qualche esperto con conoscenze anche cestistiche che non avrebbe MAI avvallato una scelta del genere. Un po’ come quando sono state realizzate le postazioni dei giornalisti in cui a malapena entra il pc sui banchetti e lo spazio fra la sedia e il banco è da protesta contro il bodyshaming.
La Viola gioca la prima in trasferta a fine mese, per la Domotek ancora ci vuole qualche settimana in più: siamo ancora in tempo a dare una mano di pittura?
