Si chiude un ciclo importante di elezioni regionali con Puglia, Campania e Veneto, in attesa delle comunali della prossima primavera che vedrà impegnate importanti città (c’è anche Reggio Calabria). Da un punto di vista delle coalizioni non è cambiato nulla: ognuno “conquista” i territori che già governava senza cambio di colore politico (dove amministrava il centrosinistra ha vinto il centrosinistra, dove amministrava il centrodestra ha vinto il centrodestra).
L’andamento dei partiti rispetto al 2020
Ma come sono andate le elezioni per i vari partiti di centrodestra e centrosinistra rispetto a 5 anni fa (2020)? Da evidenziare il contesto: era appena andato a casa il governo giallo-verde ed il Carroccio era al 30% dei consensi e Fdi intorno a 10%. Detto ciò analizziamo i dati: in Campania e Puglia il Partito Democratico è il primo partito in entrambe le regioni (nella prima regione perde il 9,2% dei consensi, anche a causa della lista De Luca, nell’altra guadagna oltre il 25% dei voti assoluti). Anche Fratelli d’Italia incrementa riuscendo a rimanere il primo partito della coalizione di centrodestra (+17,5% in Puglia e +70% in Campania di voti assoluti). Il confronto più interessante interno al centrodestra era soprattutto in Veneto: la Lega è il primo partito, anche grazie alle oltre 200 mila preferenze per Zaia, seppur in calo rispetto a 5 anni fa (-52%), ma Fratelli d’Italia guadagna tanti consensi (+59,3%).
Dettagli
In definitiva, i partiti che salgono maggiormente rispetto al 2020 sono Forza Italia (+28,3%) e Fratelli d’Italia (+46%). Si registra un crollo verticale di Movimento 5 Stelle (-34%) e Lega (-47%). Sale leggermente il Partito Democratico (+8%) In sostanza, i dati dimostrano un trend di lungo periodo totalmente in controtendenza rispetto a coloro che affermano che questo slot di regionali sono state vinte dal centrosinistra. Si vedrà nei prossimi mesi come si metteranno le cose per la coalizione di Schlein e Conte e per il centrodestra, alla luce degli importanti appuntamenti politici ed elettorali che poi ci proietteranno alle politiche del 2027.
