A un giorno dal voto, Walter Nocito, candidato di Alleanza Verdi Sinistra nella circoscrizione Nord, lancia un allarme sulla tenuta democratica della Regione Calabria e propone riforme istituzionali urgenti per limitare il potere esecutivo e garantire controlli effettivi. “In Calabria la Democrazia sta soffrendo”, attacca Nocito. “Soffre per la povertà diffusa e la pervasività della malavita. Soffre per lo spopolamento e per la debolezza delle amministrazioni comunali su cui la destra esercita supremazia e centralismo. Ma soffre anche per i meccanismi istituzionali della politica: una legge elettorale e uno Statuto vecchi di 22 anni che vanno cambiati”, rimarca.
Il candidato di AVS è netto: “lo Statuto e la Legge elettorale devono garantire rappresentanza e non solo governabilità. La decisione pubblica deve essere partecipativa, non oligarchica e autoritaria. Il potere politico ed esecutivo, in una democrazia viva deve essere limitato; in caso contrario, il potere tracima e si trasforma in plebiscitarismo. Il Presidente dimissionario Occhiuto con le sue dimissioni discrezionali ha tracimato. Dobbiamo saperlo! Le sue dimissioni discrezionali fanno assomigliare il sistema politico calabrese a una “Capocrazia” sulla falsariga di quanto sta tentando di fare, a livello nazionale, il Presidente Meloni con la sua riforma del premierato assoluto”.
“La Calabria e l’Italia non hanno bisogno di Capi: hanno bisogno di una politica responsabile di cittadini attivi, di assemblee che facciano il controllo sugli Esecutivi e sulle Giunte. Le giunte Regionali in Calabria non sono state finora controllate e indirizzate dal Consiglio. E’ stato il Presidente che ha controllato il Consiglio, e non il Consiglio che ha controllato la Giunta e il Presidente. Il Capocrate calabrese, il Governatore, nello spirito populista e bonapartista che contraddistingue la Destra (ovunque, non solo in Italia), non incontra un limite istituzionale effettivo al proprio operato politico (in Consiglio e fuori)”, spiega Nocito.
“Occhiuto ha centralizzato l’amministrazione”
“Il Presidente Occhiuto ha centralizzato l’amministrazione, ha umiliato le iniziative e le autonomie comunali (vedi la fusione di Cosenza), e ha schiacciato il Consiglio regionale, da ultimo, con le dimissioni comunicate via social network e non nella sede istituzionale davanti agli eletti del popolo. In 4 anni di legislatura, solo 56 Consigli convocati! Tutte le Regioni italiane (con la eccezione delle Marche) hanno previsto nei loro Statuti un Organo di garanzia che verifica la conformità degli atti regionali allo Statuto regionale: la Consulta statutaria. La regione Calabria, invece, non ha nessun tipo di Organo di garanzia nello Statuto“, rimarca Nocito
“I consiglieri eletti, la Giunta, il Presidente, non dovrebbero essere immuni da controlli, ma, conformemente alle regole statutarie, dovrebbero rendere conto delle proprie scelte rispetto alle regole statutarie. Sulla base delle cattive esperienze passate, abbiamo bisogno di una politica sottoposta a regole, a controlli e a verifiche effettive. Abbiamo bisogno di una opposizione in Consiglio che eserciti la sua funzione con adeguate garanzie. Proporremo, se eletti, la pronta istituzione di un Organo di garanzia statutaria, la “statuto dell’opposizione”, e la riforma della legge elettorale. È un dovere costituzionale. E’ un impegno democratico“, conclude Nocito.
