Altro che “allerta meteo arancione scuro”: a Reggio pioggia normale, le scuole potevano rimanere aperte e Falcomatà ha fatto un’altra figuraccia

Mentre i comuni vicini mantenevano le scuole aperte, Falcomatà ha deciso di chiuderle senza motivo, inventandosi un "arancione scuro" inesistente e causando disagi alle famiglie reggine

Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb

L’ennesima figuraccia da parte del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che, nonostante l’allerta meteo arancione diramata per la città, ma da lui ribattezzata “arancione scuro“, ha deciso di chiudere le scuole senza un valido motivo. Eppure, le piogge che hanno interessato la città sono state assolutamente nella norma, con una situazione meteorologica che non giustificava affatto la sospensione delle attività scolastiche.

L’allerta meteo, di livello “arancione”, è stata emessa dalla Protezione Civile, ma non si trattava di una condizione che dovesse preoccupare al punto da imporre la chiusura delle scuole. Le piogge sono state quelle tipiche di un’autunno calabrese, niente di eccezionale. E, al contrario di quanto deciso dal primo cittadino reggino, in molti comuni limitrofi della provincia le scuole sono rimaste regolarmente aperte.

Comuni come Villa San Giovanni, Campo Calabro, Fiumara, San Roberto, Cinquefrondi, Bagnara, Palmi e molti altri hanno continuato la loro giornata scolastica senza alcuna interruzione, nonostante si trovassero sotto la stessa identica allerta arancione. Le piogge, infatti, non sono mai state particolarmente intense da giustificare una chiusura, come hanno dimostrato i comuni confinanti che hanno scelto di non farsi prendere dal panico.

Invece, Falcomatà, con il suo solito stile, ha deciso di chiudere le scuole, facendo uso di un “arancione scuro“, un termine che non esiste nel linguaggio ufficiale delle allerte meteo. Questa scelta di oggi ha creato non pochi disagi alle famiglie che si sono trovati di fronte a una chiusura ingiustificata.

In conclusione, Falcomatà ha ancora una volta dimostrato di non essere in grado di gestire le emergenze con serietà e competenza, facendo l’ennesima figura negativa rispetto a tutti gli altri comuni della provincia che, invece, hanno gestito la situazione con maggiore razionalità. A Reggio Calabria, invece, è stato imposto un inutile stop alle scuole, con conseguenti difficoltà per famiglie e studenti, mentre il resto della provincia ha continuato a vivere una normale giornata autunnale.