Inzaghi ritrova il suo passato, felice, nella speranza che le emozioni vissute lì possa riprovarle dov’è adesso, a Palermo. La prima grande gioia da allenatore, per l’ex attaccante di Juve e Milan, è stata a Venezia: non solo calcisticamente – ha ottenuto una promozione in Serie B e un playoff per la Serie A in due anni – ma anche umanamente, dal momento che proprio in Laguna ha conosciuto l’attuale moglie, Angela Robusti. Ed è ciò che ha tenuto a ribadire nel corso della conferenza stampa di oggi, della vigilia, del match tra i rosanero e i veneti, di domani sera alle ore 20.30. “Venezia non è una partita come le altre per me. Mi ha dato felicità e affetto, oltre alla possibilità di conoscere mia moglie”. E sulla possibilità di replicare ora: “sapete tutti cosa sogno per maggio, senza dirvelo”.
Tornando alla partita, Inzaghi spiega qual è la situazione dei singoli: “l’allenamento di oggi sarà senza Gomes e Augello. Gomes aveva campi e puntiamo a recuperarlo. Per Augello una semplice distorsione. Bereszyński? L’ho visto molto bene. Volevo già metterlo a Cesena. Se non ho l’esigenza particolare non voglio rischiarlo fino alla sosta. Perderlo per un infortunio sarebbe molto grave, ma lui è pronto. Diakitè è completamente recuperato: capirò se dall’inizio o dalla panchina”.
Sull’inizio di stagione, l’allenatore va cauto, sia sul fronte Palermo che su quello Venezia, che non è partito benissimo: “cinque partite sono troppo poche per giudicare. Il Sassuolo l’anno scorso tra le prime gare perse con la Cremonese e poi dominò il campionato. Il Venezia ha fatto un campionato molto importante con un allenatore vincente. Sappiamo come Stroppa faccia giocare bene le sue squadre. Al di là del rispetto, questo è una partita che chiunque vorrebbe giocare”.
Sulla sua squadra: “in sei partite non abbiamo mai perso. Il gol lo faremo sempre. La squadra è molto più avanti di quello che pensavo. Siamo la squadra che tira più in porta. Non ho preoccupazioni e spero di continuare così”.

