Adesso tutt’Italia sa perchè la Reggina milita da anni in serie D. Il pubblico di Reggio Calabria, infatti, ha dimostrato qual è la situazione dell’ambiente reggino in questo momento storico, fischiando sonoramente il Presidente della FIFA Gianni Infantino questa sera allo stadio Granillo durante “Operazione Nostalgia”, il grande evento che ha portato in riva allo Stretto i campioni del calcio internazionale regalando una serata da sogno alla città.
Gianni Infantino, con ogni probabilità, non riceve fischi ma sonori applausi in qualsiasi luogo del mondo. Storico dirigente sportivo, guida in modo brillante la FIFA da nove lunghi anni raccogliendo consensi e apprezzamenti per uno stile elegante, un’operosità meritevole nei risultati e tante innovazioni che mantengono il calcio al passo con i tempi. Di certo, Gianni Infantino non viene fischiato in nessun altro posto d’Italia: non c’è alcun motivo per farlo. Non è mai stato coinvolto in scandali, polemiche e neanche è mai stato accusato di qualcosa in particolare. E’ italiano ed è un orgoglio del nostro Paese nel mondo. Ma c’è di più: è reggino, originario di Reggio Calabria. Ha infatti la cittadinanza italiana in quanto, pur essendo nato in Svizzera, i suoi genitori sono entrambi italiani: madre bresciana, padre reggino. Per questo motivo, rappresenta un vanto enorme per la città calabrese e proprio oggi il Sindaco Giuseppe Falcomatà gli ha conferito la cittadinanza onoraria della città.
Infantino ha patrocinato, con l’autorevolezza della FIFA, l’evento di Operazione Nostalgia proprio allo stadio Granillo, e di recente si è anche impegnato dietro le quinte per dare alla Reggina un futuro migliore. Lo ha detto oggi il grande Presidente Lillo Foti, con parole inequivocabili che celano anche qualcosa di più: un impegno concreto che Infantino ha adoperato nel 2024 in favore della Reggina, quando il Sindaco Falcomatà si era stancato di “vivacchiare in serie D”. Un’operazione vanificata sul nascere proprio dalle voci sul coinvolgimento di Infantino, che ha un ruolo istituzionale e ovviamente non può scendere direttamente in campo per uno specifico club.
Ma di certo, se il Presidente della FIFA può fare qualcosa per la squadra della sua città, lo farà. Soprattutto se quella città gli tributerà in un solo giorno la cittadinanza onoraria, il Premio Internazionale Oreste Granillo e una vera e propria standing ovation pubblica allo stadio. Ebbene, al mattino il Sindaco ha dato la cittadinanza onoraria; nel pomeriggio l’ottimo giornalista Maurizio Insardà gli ha tributato il Premio Internazionale Oreste Granillo all’Altafiumara; tutto bene? Anche no: in serata la gente di Reggio cos’ha fatto allo stadio? Fischi assordanti in diretta TV!
Certamente Infantino ne sarà entusiasta e adesso non vede l’ora di battersi per la Reggina, no?
Curioso che lo stesso pubblico che stasera fischia Infantino, al Granillo da tre anni applaude e coccola un tale Ballarino. E’ una città con la sindrome di Procuste e la mentalità del granchio: lo avevamo già visto con Nick Scali nel 2015. E, seppur in piccolo, con Luca Gallo quest’estate. A Reggio Calabria respingiamo tutto ciò che ci può fare diventare grandi, forti, migliori. E ci teniamo stretta la nostra mediocrità. Ecco perchè la Reggina è scomparsa da tempo, ecco perchè Reggio Calabria vedeva in Saladini un “genio della finanza“; ecco perchè Reggio Calabria ha preferito un maestro di scuola elementare di un paesino della provincia di Catania al multimiliardario Stefano Bandecchi; ecco perchè da tre anni Reggio Calabria ad agosto pensa di avere “una corazzata super favorita con lussi per questa categoria” e poi prende mazzate persino nei Dilettanti. Adesso lo sanno tutti gli italiani che se lo chiedono da tempo, e che hanno assistito in diretta televisiva a questa figuraccia per la città. Sanno non solo che la Reggina è sparita, dilaniata da un ambiente scarso e degradato, ma sanno anche che se la squadra è in serie D è esattamente perchè tifoseria e città lo meritano pienamente.
Nello sgomento assoluto, per dare una spiegazione al gesto, qualcuno in tribuna stampa azzarda che “lo avranno confuso con Gravina”. E se fosse vero, sarebbe anche peggio. Sarebbe come fischiare Giorgia Meloni perchè pensi sia Paolo Brunetti.
Che vergogna, Reggio Calabria!
