Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni nel Mezzogiorno nel secondo trimestre sale al 50,1%, il dato più alto dall’inizio delle serie storiche dell’Istat nel 2004. E’ quanto emerge dalle tabelle Istat sul mercato del lavoro sulla base dei dati destagionalizzati. Non si era mai toccato il 50%. Il tasso era al 49,9% nel primo trimestre 2025 e al 49,3% nel secondo trimestre del 2024. Le persone occupate nel Mezzogiorno nel secondo trimestre 2025 erano 6 milioni 549mila, il dato più alto dall’inizio delle serie storiche con 96mila occupati in più in un anno.
Calderone: “crescita occupazione Sud risultato importante”
La crescita del tasso di occupazione al Mezzogiorno con il superamento per la prima volta dall’inizio delle serie storiche del 50% è “un risultato importante che offre una prospettiva di sviluppo concreta al Mezzogiorno, che ha grandi potenzialità, finora limitate dall’assistenzialismo e dalla burocrazia“. Lo ha detto all’Ansa il ministro del Lavoro, Marina Calderone. “Il nostro obiettivo – spiega – resta quello di continuare a sostenere la buona occupazione, in particolare quella a tempo indeterminato di giovani e donne. Soprattutto al Sud, dove i limiti storici di ieri sono le opportunità di domani. Le nostre politiche funzionano e adesso dobbiamo puntare sempre di più sulla formazione e le nuove competenze.”
Nel secondo trimestre dell’anno sale il numero degli occupati. Meloni: “la strada è giusta”
Nel secondo trimestre 2025, l’input di lavoro utilizzato complessivamente dal sistema economico è aumentato dello 0,2% in termini congiunturali e dell’1,7% in termini tendenziali. Lo comunica l’Istat sottolineando che il numero di occupati resta sostanzialmente invariato rispetto al trimestre precedente, attestandosi a 24 milioni 169 mila. Rispetto al secondo trimestre 2024 si registra un aumento di 226mila occupati (+0,9%). Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni si attesta al 62,6%.
Il tasso di disoccupazione è stabile rispetto al primo trimestre al 6,3% mentre diminuisce di 0,1 punti rispetto al secondo trimestre 2024. I disoccupati sono un milione 623mila, in calo di 9mila unità in un anno. Prosegue il calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni con 150 mila unità in meno in un anno a quota 12 milioni 294mila. Il tasso di inattività tra i 15 e i 64 anni è al 33%, stabile sul trimestre precedente e in calo di 0,4 punti sul secondo trimestre del 2024.
Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni nel Mezzogiorno nel secondo trimestre sale al 50,1%, il dato più alto dall’inizio delle serie storiche dell’Istat nel 2004. Non si era mai toccato il 50%. Il tasso era al 49,9% nel primo trimestre 2025 e al 49,3% nel secondo trimestre del 2024. Le persone occupate nel Mezzogiorno nel secondo trimestre 2025 erano 6 milioni 549mila, il dato più alto dall’inizio delle serie storiche con 96mila occupati in più in un anno.
Meloni, dati sul Sud ci dicono che la strada è giusta
“Ci accusavano di voler spaccare l’Italia, ma la verità è che abbiamo scelto di credere nelle energie, nel talento e nella forza del Sud”. Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni commentando i dati Istat. “Abbiamo avuto il coraggio – aggiunge – di dire basta alla stagione dell’assistenzialismo, che per troppo tempo ha alimentato l’idea di un Mezzogiorno condannato a restare indietro. Abbiamo investito in infrastrutture, lavoro, merito. Lavoriamo per mettere il Sud in condizione di competere ad armi pari e di dimostrare, finalmente, tutto il suo valore”. “Oggi i dati dell’Istat certificano il numero di occupati nel Mezzogiorno più alto mai registrato dal 2004. La strada è giusta, e continueremo a percorrerla, per costruire finalmente un’Italia nella quale tutti abbiano le stesse opportunità“.
