Anche Pippo Baudo, uno dei più grandi presentatori di sempre, ricevette un rifiuto. Lo ricorda Antonino Messina che nel 1964 aveva partecipato all’organizzazione della prima edizione di Labarissimo, una manifestazione canora a Santa Teresa di Riva, in provincia di Messina. “Era una gara multiculturale tra i paesi della riviera messinese – racconta all’Ansa -. Alla fine, tramite una giuria di giornalisti, si assegnava un premio simbolico”. “Un giorno, durante i controlli sui lavori per la costruzione del palco, si presentò un giovane signore che si offrì di condurre questa iniziativa garantendoci il successo”, rimarca. Era Pippo Baudo, allora 28enne e agli esordi in Rai.
“Il presidente della Pro Loco, l’avv. Rammi, gli chiese chi fosse – spiega Messina – e Baudo rispose che lo faceva per mestiere. Al momento di concludere gli fu chiesto quanto ci costasse la sua presenza. Lui chiese 50mila mila lire a serata (in totale ne erano previste tre, ndr) e questo ci mise in difficoltà”. I soldi erano pochi e il cachet di Baudo era sopra il budget previsto, “quindi rifiutammo e lui con eleganza ci disse che non poteva fare a meno – aggiunge – ci salutò facendo tanti auguri per la riuscita dell’iniziativa”. “Dopo alcuni anni partecipai a una trasmissione a premi condotta da Baudo – confida Messina – gli chiesi se ricordasse questo aneddoto e mi disse che ai suoi inizi fece tante avance per iniziative simili, ma non ricordava nello specifico questa”.
