Era attesa, dopo l’annuncio, la riunione e successiva decisione degli ultrà della Reggina in seguito ai recenti fatti di queste settimane. La tifoseria organizzata era stata chiara, con una prima riunione a inizio mese, ma anche con il durissimo video di Carminello. Da ora, niente alibi. Si era anche minacciata la possibilità di disertare, ma alla fine ha prevalso un’altra strada. Gli ultrà ci saranno anche quest’anno, in casa e in trasferta, ma contestando con striscioni e varie iniziative per tutta la stagione. Zero fiducia verso Ballarino, la dirigenza, la società e la proprietà tutta, ma in campo solo per la maglia.
Il comunicato letto dagli ultrà
Gli ultrà, alla presenza dei tifosi, si sono riuniti dietro la scalinata del Waterfront. A leggere il comunicato, Giovanni Filloramo.
“Stanchi di voi, ma non di lei. Mentre c’è chi gioca con la nostra passione, noi ultras siamo qui per prendere posizione. Sarebbe stato per noi scegliere la via più semplice, anche perché i fatti ce lo avrebbero consentito, anche perché ad oggi c’è una città che vede nella dirigenza solo tanta mediocrità. Dal primo momento abbiamo momento preferito esserci, abbiamo lottato per avere il nostro marchio, per dare un senso alla nostra presenza, bloccando da subito l’idea di qualcuno che pensava bastasse chiamarsi Reggina per conquistare il sostegno della piazza. Tutto questo non gli è stato permesso, grazie alla nostra determinazione” si legge.
“Nel secondo anno abbiamo lottato con la speranza di vincere il campionato. Non ci siamo riusciti, ma ci siamo stati, perché in quel momento la colpa di non aver raggiunto il risultato non è stata dei ragazzi in campo né del mister, arrivato in corsa e l’anno prima mandato a casa da qualche dirigente incompetente. Ci siamo stati fino alla fine, facendo sentire il nostro supporto, anche se già ci preoccupava il modus operandi di questa società, che a gennaio avrebbe dovuto rinforzarsi per raggiungere il Siracusa, ma Reggio si è dovuta accontentare di occasioni di fine mercato. Da quel momento i dubbi cominciano a diventare certezze, che tra chiacchiere e qualche stipendio pagato con notevole ritardo pensava di prendere per il culo una tifoseria ormai matura” prosegue il durissimo comunicato degli ultrà.
“Finisce la seconda stagione, arriva seconda, con un Siracusa che merita di vincere il campionato per un punto, anche se i punti sono tre, senza il fallimento dell’Akragas. Con due scontri diretti vinti, con la vittoria dei playoff, si pretendeva una risposta forte e concreta, una programmazione all’altezza dell’aspettativa di una tifoseria che ha dato fiducia mai ricambiata per due anni a scatola chiusa. La nostra pazienza ha un limite, chiediamo spiegazioni a chi li ha messi lì a settembre 2023 e a chi doveva operare nel rispetto di un’intera tifoseria che oggi e stanca e pretende rispetto. Riceviamo solo bugie e addirittura dobbiamo sentire gente, che ha sempre fallito con la Reggina, alzare la voce in conferenza stampa rivendicando la propria storia personale, anteponendola a quella della Reggina” il riferimento alle parole del DG Giuseppe Praticò in conferenza stampa.
“Senza la nostra storia sarebbero stati imprenditori tessili e professori scolastici, nonostante tutto noi non scendiamo a loro livello. La piazza pretende una risposta. Noi come Curva seguiamo una strada da seguire visto che a parte la ‘R’ cucita sulla maglia, non ci sentiamo identificati da nessuno. La Reggina viene usata da una parte per fare politica e dall’altra per tornaconto personale. Per questo non staremo a guardare, ma abbiamo deciso di esserci per non lasciare sola la nostra maglia sia in casa che in trasferta. Ci saranno varie iniziative tendenti a contestare questa proprietà, nelle partite casalinghe attaccheremo uno slogan sulle vetrate che rimarrà per tutta la stagione, lo stesso faremo in trasferta con uno striscione. Saremo presenti per il bene del nostro movimento verso chi è un ospite a casa nostra. Staremo perciò attenti e pronti a prendere ulteriori provvedimenti. Il tempo di speculare è finito, Reggio è stufa di ciarlatani. Il vostro tempo è scaduto, la nostra passione non tramonterà mai”. si conclude il comunicato.
Carminello: “faremo da pungolo. Hanno preso Di Grazia? Ora subito l’attaccante. Senza il nostro intervento si stavano appiattendo…”
Dopo la lettura del comunicato, ha preso la parola Carminello, che ha chiesto a qualcuno dei presenti – tra i tifosi – se volesse intervenire. C’è stato un intervento particolarmente duro e critico contro Ballarino, poi la riunione è terminata. A margine, l’intervista di StrettoWeb ai capi ultrà Lubrano, Filloramo e Carminello.

