Il nuovo Procuratore Capo Giuseppe Borrelli si insedia a Reggio Calabria | FOTO e INTERVISTA

Il nuovo Procuratore Capo Giuseppe Borrelli si insedia a Reggio Calabria. Raccoglie l'eredità di Giovanni Bombardieri, trasferito alla Procura di Torino dopo tanti anni in riva allo Stretto

Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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Da oggi il dott. Giuseppe Borrelli è ufficialmente il nuovo Procuratore Capo della Repubblica di Reggio Calabria, raccogliendo l’eredità di Giovanni Bombardieri, trasferito alla Procura della Repubblica di Torino. Per mesi la procura reggina è stato retta con procuratore facente funzioni dal dott. Giuseppe Lombardo, da anni ormai punto di riferimento dell’ufficio reggino. Alla cerimonia, che si è svolta davanti alla presidente del Tribunale Maria Grazia Arena, hanno preso parte anche molti magistrati calabresi e il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo. Il passaggio di consegne, tra il procuratore facente funzioni Giuseppe Lombardo e il neo-capo dell’ufficio requirente reggino Giuseppe Borrelli, è avvenuto nell’aula della Corte d’Assise.

La carriera di Borrelli

Borrelli, 65 anni, ha iniziato la sua carriera in magistratura come sostituto procuratore della Repubblica a Napoli, la sua città natale, dove negli anni Novanta ha condotto importanti inchieste contro la camorra. Per Borrelli, peraltro, si tratta di un ritorno in Calabria. È stato procuratore aggiunto di Catanzaro fino al 2014, anno in cui é stato nominato procuratore aggiunto a Napoli, con la delega sulle indagini contro i casalesi. Nel capoluogo campano Borrelli è rimasto fino al 2020, quando il Consiglio superiore della magistratura gli ha affidato la guida della Procura di Salerno.

“Torno in Calabria con tanto piacere”

“Torno in Calabria con tanto piacere perché ho vissuto una bella esperienza professionale a Catanzaro in un periodo complesso. Qui a Reggio c’è una ricca società civile di persone perbene che va tutelata dalla prepotenza di soggetti che agiscono ai danni dei cittadini. La procura è sempre disponibile ad ascoltare tutti”, è quanto ha affermato il Procuratore Borrelli.

Il nuovo Procuratore Capo Borrelli si insedia a Reggio Calabria: "torno in Calabria con piacere"

Occhiuto, “buon lavoro a Borrelli, grazie a Bombardieri”

“Congratulazioni e buon lavoro a Giuseppe Borrelli, da oggi nuovo Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, nella certezza che saprà garantire la massima determinazione e il necessario rigore nel contrasto alla criminalità organizzata, al malaffare e agli illeciti, alla guida di una Procura centrale nella lotta alla ’ndrangheta. Allo stesso tempo desidero ringraziare Giovanni Bombardieri, nominato procuratore di Torino, per la preziosa attività svolta negli ultimi anni nella nostra Regione. Al neo procuratore Borrelli, la Regione rinnova la massima collaborazione istituzionale, consapevoli che solamente con la cooperazione tra le articolazioni territoriali si possono raggiungere importanti traguardi di legalità e trasparenza”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

“Il benvenuto del sindaco Falcomatà: “figura autorevole”

Il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà ha rivolto “i più sentiti auguri di buon lavoro” a Giuseppe Borrelli, nuovo Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. “La comunità cittadina accoglie e saluta l’arrivo del dottor Borrelli – ha detto Falcomatà – magistrato competente, dalla lunga e comprovata esperienza, esempio di equilibrio, rigore, profondamente devoto alla causa della giustizia”.

“Il compito cui è stato chiamato – ha sottolineato ancora – è accolto come un segnale importante per il territorio metropolitano che ha bisogno di punti di riferimento autorevoli nella lotta all’illegalità e, soprattutto, nel contrasto alla ‘ndrangheta ed alla criminalità organizzata, cancro autentico del nostro meraviglioso comprensorio. In questo senso, il dottor Borrelli potrà sicuramente contare sul supporto di colleghi seri, preparati e indipendenti che, ogni giorno, operano e agiscono in nome della giustizia, per il bene e la libertà delle nostre comunità”. “L’alto profilo professionale del neo Procuratore – ha aggiunto il sindaco metropolitano – è elemento di garanzia perché testimonia un impegno costantemente rivolto a promuovere la sacralità del diritto ed a difendere i valori della Carta Costituzionale”. “A nome mio e dell’intera comunità reggina – ha proseguito Falcomatà – intendo rivolgere al dottor Borrelli un caloroso benvenuto e l’augurio più sincero di buon lavoro, nella certezza che sarà proficua e leale la collaborazione istituzionale che, in questi anni, ha visto la “Squadra Stato” compiere importanti e decisivi successi”.

Le parole di Melillo

Per il dott. Melillo, “Borrelli sa cos’è la ‘ndrangheta, quale tipo di impegno richiede. Sa quanto, in funzione dell’efficacia dell’azione di contrasto della ‘ndrangheta, sia decisiva la coesione dell’ufficio, la sua capacità di lavorare in modo coordinato non soltanto in ambito nazionale ma anche in ambito internazionale. Da questo punto di vista è evidente che la Dda ha dinanzi a sé un’impresa grande, che è quella di dare misura del proprio impegno corrispondente alla gravità del fenomeno criminale. La sfida è alzare il livello delle investigazioni ed è collegata a quella che si svolge in tanti altri distretti e in Paesi d’Europa e del mondo che conoscono le ramificazioni e gli interessi della ‘ndrangheta”.

Le parole di Lombardo

Lombardo ha sostenuto che la Procura “ha bisogno di una figura come Borrelli, una figura esperta”. “Troverai – ha aggiunto rivolto al nuovo procuratore – un ufficio fatto di giovani magistrati, capaci, disponibili, correttissimi e soprattutto in grado di mettere al centro delle loro valutazioni la persona che ovviamente vive, e a volte subisce, l’azione giudiziaria e che merita la nostra più alta considerazione. Sei una delle pochissime persone che ha vissuto l’anno terribile 2010. Ritengo che ci voglia l’attenzione che tu presterai, perché quello, se parliamo di ‘ndrangheta, è e sarà sempre un eterno presente. La Calabria merita risposte giudiziarie di grande livello, che arrivano attraverso il lavoro straordinario che fa la magistratura giudicante, che voglio ringraziare per lo straordinario impegno e per la capacità di comprendere quanto sia complesso dare risposte su tematiche assolutamente difficili, complesse, straordinariamente ampie”.