Il Cosenza ha rotto il silenzio… per dire che Alvini ha rescisso e che la squadra vestirà Adidas

Il Cosenza è tornato a parlare, ma semplicemente per comunicare l'addio con Alvini. La nota stampa

Il Cosenza ha parlato. E’ uscito allo scoperto. Programmazione? Calciomercato? Cessione? No. Ha semplicemente ufficializzato l’addio con Alvini, che era ancora sotto contratto. E ha anche confermato l’accordo con il marchio Adidas. “Il Cosenza Calcio comunica di aver risolto consensualmente il rapporto contrattuale in essere con il signor Massimiliano Alvini, che da oggi non è più l’allenatore della prima squadra. La Società ringrazia il mister ed il suo Staff per l’attività professionale svolta e augura le migliori fortune per il prosieguo delle rispettive carriere”.

E poi. Prosegue la sinergia tra Cosenza Calcio e Linea Oro Sport, giunta al quarto anno consecutivo. Per la stagione 2025/2026, la partnership con l’azienda di riferimento nelle forniture sportive permetterà ai Lupi di scendere in campo con un brand d’eccellenza: Adidas. Lo stesso marchio scelto dalla Nazionale Italiana e da alcuni tra i club più prestigiosi d’Europa sarà protagonista anche sulle divise da gioco, da allenamento e da rappresentanza del Cosenza Calcio e sulle divise da gioco e da rappresentanza del settore giovanile.

I prodotti forniti faranno parte delle nuove linee eco-sostenibili, realizzate con materiali a basso impatto ambientale, in linea con le più moderne direttive green. Adidas continua a guadagnare terreno nel mondo del teamwear europeo, distinguendosi per la qualità, l’innovazione e l’impegno verso la sostenibilità. Il futuro è rossoblù. E da oggi, anche a tre strisce”.

Nessun riferimento ad altro, come al solito il club è avvolto nel silenzio. Non ha mai smentito né confermato la trattativa con Oliva, a un certo punto vicina alla chiusura e poi “congelata”. I nuovi soggetti avevano già la parola di Bisoli in panchina e di Faggiano alla scrivania, ma poi quest’ultimo ha virato sulla Salernitana. Alla guida, dunque, c’è ancora Eugenio Guarascio, ma a mancare è uno straccio di programmazione: mercato ferme, scelte tecniche e dirigenziali pure. La stagione della retrocessione in Serie C è già iniziata in ritardo.