Una canzone per Giuseppe Scopelliti (pubblicata ora dopo anni): la bella storia di Andrea e la scelta della musica per rinsaldare un’amicizia | INTERVISTA

Andrea Quadrelli, ex compagno di squadra e amico di Giuseppe Scopelliti, ha scritto un brano durante il periodo di detenzione dell’ex Governatore per esprimergli vicinanza. Oggi quella canzone viene condivisa pubblicamente

Il brano che Andrea Quadrelli ha dedicato qualche anno fa a Giuseppe Scopelliti

La musica. Sempre la musica. E’ uno degli strumenti più belli per esprimersi, emozionarsi ed emozionare, raccontare. E’ uno di quegli strumenti che fanno stare meglio, in tanti casi a chi scrive ma anche a chi riceve. Perché magari, colui o colei a cui è dedicata la canzone, sta passando momenti difficili. E così ci catapultiamo a qualche anno fa, 2018. Andrea Quadrelli, di Trieste, amico di Giuseppe Scopelliti da quando erano ragazzini, scrive un brano dedicato all’ex Governatore. Un brano per mostrargli vicinanza, per cercare di empatizzare circa la condizione vissuta da Scopelliti in mezzo alle sbarre. Un brano che solo oggi, anni e anni dopo, viene reso pubblico attraverso la messa online dello stesso – sui social – da parte dell’ex sindaco.

Per l’occasione, la redazione di StrettoWeb ha contattato Andrea Quadrelli – oggi uomo vissuto, di qualche anno più piccolo di Scopelliti – con l’obiettivo di conoscere i dettagli, la storia, l’amicizia tra i due e l’idea della canzone.

Quando vi siete conosciuti tu e Scopelliti?

“Era il 1986. Io sono di Trieste. Mi chiamò una squadra di Pallacanestro della città. Io ero un ragazzino, mi trasferii a Reggio Calabria ripartendo da zero. Peppe era il capitano di quella squadra. Ci sono rimasto sei, sette anni, con in mezzo un anno di militare. C’era un bel movimento sportivo allora.

Che rapporto avete avuto nel tempo?

“Abbiamo giocato tanti anni insieme, spalla a spalla in campo. È un legame che difficilmente viene meno. Anche se poi io sono andato via, ho continuato a fare attività sportiva spostandomi di città in città. Ci si sentiva meno, ma il pensiero c’era sempre”.

Hai seguito da lontano la sua attività politica e poi la vicenda giudiziaria?

“Sì. Ho seguito tutto da lontano. Ero contento quando arrivavano le notizie delle sue elezioni, lo sentivo come un momento bello anche per me. Ho seguito anche il processo, ma non mi sarei mai aspettato una condanna. Quando ho saputo, ci sono rimasto male. Ho sentito un sentimento fraterno, di vicinanza. Conoscendo Peppe, per me era impossibile fosse colpevole”.

Come hai reagito, cosa hai fatto?

“Non sapevo bene come fare, ma volevo dargli una mano. Durante la sua detenzione ci siamo scambiati delle lettere, e a un certo punto mi è venuta voglia di scrivere un brano. Non ricordo la data precisa, ma parliamo del 2018-2019. Ora abbiamo pensato che fosse arrivato il momento giusto per pubblicarlo”.

Cosa ti ha spinto a scrivere la canzone per Scopelliti?

“Volevo semplicemente manifestare la mia amicizia nei suoi confronti. C’è stato un certo movimento attorno alla canzone sui social, ma il mio intento era solo quello di mostrare vicinanza, nient’altro. Potevo anche non seguire la sua vicenda giudiziaria, ma conoscendolo, dentro di me, era chiaro che non potesse essere colpevole”.

Vi siete rivisti recentemente?

“Sì, proprio quest’anno. Sono capitato a Reggio Calabria a marzo e ci siamo rivisti, con lui, con altri compagni di squadra del tempo e anche con l’allenatore. È stata una mattinata piacevole, e l’occasione ci ha riavvicinati un po’”.

Che ricordo hai del giovane Scopelliti, tra sport e politica?

“Mi colpì molto la sua passione. Ricordo che rimase segnato dalla morte del senatore Ciccio Franco. Noi compagni di squadra lo prendevamo un po’ in giro per questa sua passione per la politica, ma poi ci smentì tutti, visto com’è andata”.

Un legame, quindi, mai spezzato?

“Il tempo passa, ne scorre di acqua sotto i ponti, le persone cambiano. Però in tutto questo ci sono stati momenti, serate passate insieme, e quei ricordi restano. Il nostro è un legame che resiste al tempo”.

E Andrea Quadrelli cosa fa oggi? Sempre sport o solo musica?

“Lo sport ha fatto il suo tempo. Ho giocato, per un periodo anche allenato, ma poi ho preso altre strade. Oggi lavoro alla Fincantieri, dove costruiamo navi da crociera. Nel frattempo studio all’università, Scienze Religiose. E continuo a scrivere e cantare. La mia passione per la musica è nata proprio a Reggio Calabria, grazie a un compagno di squadra. Con un mio amico abbiamo formato il gruppo ‘Mots’, abbiamo cominciato a scrivere e pubblicare album. Ho anche frequentato la scuola di Mogol. Gli album ora sono ormai superati, scrivo e pubblico singoli”.

Il post di Scopelliti

Riproponiamo, integralmente, il post scritto da Scopelliti, a cui ha allegato il video con la canzone, presente in alto.

“Ho deciso, dopo diversi anni, di condividere con Voi questo brano inedito, testo e musica, scritto e composto per me da Andrea Quadrelli. Io lo conobbi che aveva 16 anni, quando, da Trieste, giunse a Reggio con la madre per giocare nel CAP, la seconda squadra di Basket della Città. Era il 1986, ed io ero il suo Capitano. Sotto la guida del coach Mimmo Melara, maestro di vita e di sport, giocammo insieme molti anni, tra conquiste e cadute, vittorie e sconfitte.

Nella asfissiante estate del 2018, quando nella gabbia di ferro e cemento di Arghillà il caldo era un castigo, ricevetti (unitamente alla rassegna stampa e agli screenshots di facebook che Fiore raccoglieva per me) la prima lettera di Andrea. Aveva saputo del mio “inciampo”, purtroppo avvenuto fuori dal campo da gioco; e così, come era accaduto tante altre volte dopo la delusione per una partita andata male, Andrea aveva voluto starmi accanto con le Parole. Seguirono altre lettere di Andrea. In una di queste, raccontandomi la sua vita, mi disse che coltivava la passione per la musica e che scriveva testi. Il resto potete ascoltarlo adesso, dopo che io l’ho tenuto con me per sette anni.

Andrea è un Pane d’Uomo e questo brano, per me, segna il valore definitivo dell’Amicizia; che poi è Intelligenza, Sensibilità, Incontro, Parole e Memoria per sempre. Quella stessa Amicizia capace di risolvere ogni distanza, anche quando la vita ti allontana. Perché il Tempo dell’Amicizia è un sentimento che compone ed elabora, che trasforma le afflizioni e crea le risposte. Molte risposte io le ho trovate in questo brano, che merita, secondo me, di essere ascoltato e “sentito”. Questo è un Canto all’Amico, che ci ricorda che, nella vita, non ci si può lasciare due volte”.