Lunedì 19 maggio, il Movimento dei Precari Uniti Cnr, insieme alle organizzazioni sindacali OO.SS., ha organizzato un Flash Mob dalle 10:00 alle 12:00 presso la sede centrale del CNR a Piazzale Aldo Moro, Roma. “La manifestazione nasce per denunciare la drammatica situazione delle precarie e dei precari del CNR: la carenza di fondi e la mancanza di risposte sulle stabilizzazioni e la paralisi amministrativa stanno mettendo a rischio il futuro di centinaia di lavoratrici e lavoratori. Senza soluzioni, le professioniste e i professionisti che lavorano nell’Ente saranno costretti a cambiare lavoro, casa, città, sacrificando anni di studio e competenze“, rimarca la nota.
“Il personale precario costituisce circa un terzo del personale del CNR. Molti di noi lavorano per questo Ente da anni ed hanno diritto alla stabilizzazione secondo il D.Lgs n.75/2017 (“legge Madia”) e l’art. 12bis D.Lgs 218/2016 (Tenure Track). Tuttavia, questo diritto è negato a causa del finanziamento insufficiente destinato alla ricerca da parte del Governo. Nonostante i 10 milioni di euro già stanziati a dicembre grazie al contributo dei partiti dell’opposizione (AVS-PD-M5S), la maggior parte degli aventi diritto ad una posizione stabile si troverà entro la fine dell’anno senza alcun contratto. Il CNR attraversa inoltre una fase delicata, caratterizzata da una temporanea assenza di governance che rischia di rallentarne le attività e comprometterne il pieno funzionamento. Tre dei quattro membri del Consiglio di Amministrazione, infatti, devono essere rinnovati, bloccando di fatto le attività dell’Ente. A questo si aggiunge l’imminente conclusione del mandato della Presidente, prevista per il 26 maggio, senza alcuna chiarezza sul successore. Persino i Direttori dei Dipartimenti e degli Istituti hanno espresso preoccupazione in una lettera indirizzata al MUR“, evidenzia la nota.
I Precari Uniti protestano “con una valigia in mano, simbolo di una partenza forzata. Siamo professioniste e professionisti qualificati, selezionati e valutati ogni anno, che oggi rischiano di essere esclusi. Le nostre valigie sono piene di sogni, speranze e un curriculum che racconta una storia di competenze e sacrifici. Chiediamo al Governo e all’Ente delle risposte immediate a chi ha dedicato la propria vita alla ricerca.
- Al Governo, chiediamo un finanziamento straordinario per garantire l’assunzione di tutto il personale precario avente diritto alla stabilizzazione.
- All’Ente, chiediamo un reclutamento basato sugli strumenti di legge già previsti, come il D.Lgs n.75/2017 (“legge Madia”) e l’art. 12bis D.Lgs 218/2016 (Tenure Track). Chiediamo inoltre la definizione dell’iter per la stabilizzazione del personale, da completare prima della scadenza dei contratti, evitando l’interruzione dei progetti attivi e preservando le infrastrutture.
Agire subito è fondamentale per evitare che le sedi del CNR si svuotino, disperdendo competenze preziose e causando un danno irreparabile al Paese”.
