ACR Messina, la squadra compie il miracolo: vittoria contro la Juve e qualificazione ai playout. E ora…

Il Messina batte per 2-1 la Juventus Under 23 e ora si giocherà la salvezza ai playout contro il Foggia

Se da una parte c’è, anzi c’era (anzi, c’è mai stata?) una società vergognosa, senza spina dorsale, a raccontare bugie, a prendere in giro una città, dall’altra c’è una squadra con la “S” maiuscola, con gli attributi. E che, a prescindere da come andrà a finire, il suo miracolo l’ha compiuto: l’ACR Messina ha battuto la Juventus Under 23 nell’ultimo turno di campionato, riuscendo a centrare i playout. E il miracolo non sta nella partita di oggi, non soltanto, ma nell’essere riusciti a qualificarsi nonostante l’assurda e ridicola situazione intorno. Ufficiosamente iniziata dalla fine dello scorso anno, ma ufficialmente dal 2 gennaio, dal passaggio di proprietà da Sciotto all’AAD Invest. Il resto, in questi mesi, è storia nota. L’ultima pagina (per ora) l’apertura di un’inchiesta da parte della Procura e la denuncia dello stesso Sciotto, il principale responsabile di questa vicenda.

Tornando a oggi, alla squadra di Gatto – nel frattempo subentrato a Banchieri una decina di giorni fa – bastava vincere per evitare di dipendere dagli altri risultati. E così è stato: 2-1 ai bianconeri dopo una partenza sprint. E’ la prima mezz’ora quella decisiva nel racconto della sfida: espulso Gil dopo dieci minuti, episodio che spiana la strada alla squadra dello Stretto, che con un uno-due micidiale firmato da Tordini e Luciani va sul 2-0. Amaradio accorcia a inizio ripresa, ma il risultato non si schioda, anche perché nel finale arriva un nuovo rosso per gli ospiti, a Citi. Alla fine termina 2-1.

A salvarsi alla fine è la Casertana, quindi i biancoscudati si troveranno di fronte la squadra – forse – anche più alla portata: il Foggia, in caduta libera e battuto di recente proprio fuori casa. Si giocherà all’andata in Puglia e al ritorno in Sicilia: serve vincere almeno una delle due; con due pari dopo 180 minuti si salveranno i bianconeri. E se già questo è un miracolo, riuscire a salvarsi in queste condizioni supererebbe veramente ogni limite possibile. A prescindere, ribadiamo, da come andrà a finire. Ma è chiaro che, se il futuro è incerto, in bilico, in salita, una via d’uscita – anche minima, quasi impossibile e impercettibile – può essere resa vana solo e soltanto in Serie C. Una retrocessione sul campo, per una società indebitata e con dei punti di penalizzazione l’anno prossimo, rappresenterebbe la pietra tombale.