I fatti di cronaca degli ultimi giorni raccontano di aggressioni da parte di alcuni cani, in particolare di pitbull. Un primo episodio si è verificato a Mirto-Crosia dove una donna è stata aggredita nel tentativo di salvare il suo cagnolino, attaccato e poi morto per le ferite inflitte. La seconda aggressione, invece, è accaduta ad Acquaformosa, sempre nel cosentino, dove un pitbull ha aggredito due donne, figlia e madre, quest’ultima ricoverata in gravi condizioni. La violenza perpetrata da questi animali non è assolutamente giustificabile, così come non lo è il contrario.
Nella tarda serata di ieri, a Palermo, un uomo ha legato un cucciolo di cane, esemplare pitbull, a un palo della luce e gli ha dato fuoco. Un gesto terribile, che ha scosso l’intero capoluogo siciliano, avvenuto di fronte alla Chiesa di Santa Maria del Monserrato nei pressi del Giardino Inglese. I passanti, allarmati da quella terribile scena, hanno soccorso il povero animale prima che le fiamme lo bruciassero vivo ed hanno allertato la Polizia.
Una volante è prontamente intervenuta sul posto e ha fermato l’uomo che, dopo aver appiccato il fuoco, ha cercato di allontanarsi rischiando, fra le altre cose, il linciaggio. Il responsabile è stato denunciato per violenza su animali. Il pitbull, intanto, lotta tra la vita e la morte: del cane si è fatto carico il Comune di Palermo che lo ha affidato alle cure di una clinica veterinaria. Le condizioni restano gravi a causa delle ustioni riportate e di un blocco renale.
